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mercoledì 26 marzo 2008

STASERA SPAGNA-ITALIA ALLE 22: CANNAVARO DIFENDE DONADONI

Il capitano azzurro alla vigilia della sfida di Elche contro la Spagna (ore 22 in tempo reale su Fantagrumo): "Non facciamoci del male da soli. D’ora in poi dovremo essere bravi e intelligenti a parlare meno possibile del suo contratto. Ora dobbiamo pensare solo all'Europeo"

Fabio Cannavaro è il saggio del gruppo. Oggi durante l’allenamento lo hanno applaudito, perché l’ingresso allo stadio Martin Valero era libero. Qui a Elche, infatti, roccaforte del tifo madridista, è un autentico idolo. Gli hanno già perdonato gli svarioni in campionato che hanno permesso al Barcellona di avvicinarsi al Real Madrid. Ora il divario è lo stesso che divide l’Inter dalla Roma.
TUTTI PER IL C.T. - Ma Fabio non ha voglia di parlare di Liga o serie A. Lo leggi anche negli occhi degli altri azzurri, che preferiscono defilarsi per evitare le domande di rito. Cannavaro vuole sentir parlare solo di azzurro. E di serenità. Il riferimento non è casuale. Inevitabile, infatti, parlare di Donadoni, del suo futuro e del contratto. “Non facciamoci del male da soli”, dice il capitano. Non gli va giù che in un momento così importante della stagione, a poco più di due mesi dalla fase finale dell’Europeo, si metta in discussione il lavoro del tecnico.
QUESTI FANTASMI - “D’ora in poi –avverte - dovremo essere bravi e intelligenti a parlare meno possibile del contratto di Donadoni”. Insomma basta con i fantasmi, Marcello Lippi compreso. Cannavaro è uomo d’onore e taglia corto con una frase perentoria: “Lui ha la fiducia della squadra e tutti insieme dobbiamo pensare all'Europeo”. Parla da due gradini più in su: esperienza che non si discute. Aggiunge: “Per un allenatore è sempre così: sarà poi lì, al torneo che tireremo le somme”.
RIVALITA’ - E poi se la Nazionale è qui è perché deve affrontare la Spagna, ricorda serio e deciso. Elencando una serie di buoni motivi per affrontarla con l’obiettivo di batterla. Perché? “Perché loro - sottolinea il capitano - non hanno una grande idea del nostro calcio. Anzi diciamo che non ci considerano proprio. Quando arrivai qui dopo Berlino, sulle prime pagine dei giornali c'era la foto di Zidane, non la nostra”. Insomma, è sempre la solita musica: “Per gli spagnoli il calcio è altro;, è spettacolo, anche a costo di prendere tanti gol”. Per poi regalare a Donadoni un assist: “Ma fino alla gara con il Portogallo abbiamo dimostrato di avere questi numeri e di divertire”.
NUMERO QUASI CHIUSO - Il capitano, infine, si trasforma in portavoce del c.t. a proposito della lista finale da portare in Austria e Svizzera. “Credo che il gruppo sia questo, ballano 2/3 giocatori al massimo, ma Donadoni ha le idee chiare”. E si congeda su Materazzi. “Marco deve stare tranquillo, a tutti capita di sbagliare”. Si autoflagella: “Anche io domenica col Valencia ho commesso degli errori, ma non me la sono presa per le critiche”.


Intanto ieri l'under 21 ha battuto i coetanei dell'Azerbaigian per 2-0 con grande partita di Giuseppe Rossi e di Giovinco.


gazzetta.it

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