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mercoledì 21 maggio 2008

MANCHESTER CAMPIONE!
Finale di Champions bloccata sul pari dopo 120'. Al 26' vantaggio dello United con Cristiano Ronaldo, al 45' pareggio di Lampard. I supplementari non dedidono e il titolo viene assegnato ai rigori. Sbaglia Ronaldo per il Manchester, Terry e Anelka per il Chelsea : i Red Devils vincono 7-6

MOSCA, 21 maggio 2008 - E' iniziata la finale di Champions League tra Manchester Utd e Chelsea. Lo stadio Luzhniki di Mosca è strapieno. Tevez e Malouda la spuntano su Park e Kalou. Primi 15' di grande equilibrio, poche occasioni e qualche "numero" di Cristiano Ronaldo. E al 26' è proprio il portoghese a sbloccare il risultato con una splendida incornata di testa su cross di Brown. Al 34' grande Van der Sar su Ballack. Al 35' strepitosa azione del Manchester: Rooney per Ronaldo per Tevez, colpo di testa dell'argentino e gran parata di Cech, riprende Carrick e ancora il portierone del Chelsea dice no. Al 45' Lampard pareggia sfruttando un rimpallo e una scivolata di Van der Sar. Al riposo è 1-1.
Secondo tempo. Nessuna sostituzione. Chelsea più pericoloso con Essien, Drogba e Ballack. Manchester un po' in sofferenza. Al 33' gran tiro a girare di Drogba e palo pieno a Van der Sar battuto. E' 1-1 al 90'.
Supplementari. Al 4' traversa di Lampard. Al 10' Terry salva sulla linea su Giggs. Secondo tempo supplementare. Ora grande paura e prudenza da parte di entrambe le squadre. Rissa al 116' per una palla da restituire: espulso Drogba per uno schiaffetto a Vidic. Si va ai rigori.

Segnano tutti, ma sbaglia proprio C.Ronaldo, che si ferma durante la rincorsa, poi tira, ma Cech para!
Il Chelsea va al 5° e ultimo rigore: Terry. Se segna, il Chelsea è Campione!
Prende la rincorsa, ma proprio mentre sta per tirare, scivola, e il pallone finisce sull'esterno del palo!
Si va ad oltranza.
Il 7° rigore del Manchester lo tira e lo segna Anderson, mentre per il Chelsea lo tira Anelka, ma Van Der Sar vola e para: MANCHESTER CAMPIONE!
(da gazzetta.it)

10 commenti:

Real Mimmo ha detto...

Shevchenko in panchina anche alla finale: che scandalo!

Anonimo ha detto...

invece bisogna godere nel vedere mercenari che avevano tutto e ora non contano niente.Tra parentesi ora avrà più tempo nell'imparare meglio l'inglese stando in panchina.E il prossimo a cui si spera giri la ruota potrebbe essere lo slavo Ibrahimovic. un classico esempio di giocatore che farebbe carte false sputando nel piatto dove ha mangiato pur di vincere un giorno lontanissimo il pallone d'oro. idem altro zingaro mutu

Real Mimmo ha detto...

I traditori devono fare tutti una "malamorte"!

Ibrahimovic farà la stessa fine....
L'anno scorso festeggiava lo Scudetto con l'Inter, cantando
"Senza rubare, vinciamo senza rubare...!"
dopo aver partecipato e vinto con la Juventus i 2 Scudetti, poi restituiti e dopo che uno l'abbiamo "regalato" in beneficienza ai poverelli, che stavano piangendo....

Per Ade: la pensi nello stesso modo per quel che riguarda Cassano, vero?!

Anonimo ha detto...

ZLATAN IBRAHIMOVIC,ZLATAN IBRAHIMOVIC,ZLATAN IBRAHIMOVIC...ZLATAN IBRAHIMOVIC...(ANDANTE)

Anonimo ha detto...

certo che si- poi sheva l'ha fatta più grossa di cassano, quindi deve crepare

ade

Anonimo ha detto...

secondo me il prossimo potenziale mercenario potrebbe essere vucinic:ha nel dna i geni del mercenario e poi come qualche calciatore viene corteggiato dal real madrid cade come una pera cotta non calcolando che andrà a far panchina. e ce ne son di giocatori che si son sognati di divenire galacticos

Anonimo ha detto...

Ronaldo e la fortuna
che aiuta i predestinati

Mentre i tifosi intonavano "Glory Glory Man United", il portoghese incassava sorridendo le parole di Ferguson. Con il "grazie" per aver trascinato i Red Devils al trofeo, la bocciatura dell'esecuzione del rigore e i complimenti per essere tra i protetti dalla dea bendata

MOSCA (Russia), 21 maggio 2008 - Glory Glory Man United. Canta forte, a squarciagola, la "curva" dei campioni d’Europa. Canta sotto la pioggia, canta le gesta di una grande squadra che ha battuto un’altra grande squadra in una finale palpitante. I Red Devils si abbracciano e battono le mani, hanno addosso una gioia contagiosa, che stride con la disperazione a pochi metri di distanza di Terry, capitano del Chelsea con sulla coscienza il rigore del trionfo messo fuori. Quella dello United è una vittoria sofferta, conquistata con il talento, con le gambe e con l’orgoglio. Facendo bene, benissimo. Sbagliando qualcosa - su tutto il possibile 2-0 che significava gara chiusa -, e pagandolo caro. Ma tenendo duro, spalle al muro, e finendo in trionfo.

RONALDO - La sintesi di una partita in altalena è rappresentata da Cristiano Ronaldo. La faccia del Man United nelle pubblicità qui a Mosca, come in tutto il mondo. La Scarpa d’Oro, forse il prossimo Pallone d’Oro. Il capocannoniere di Champions League, con otto reti. Uno lo ha segnato nella serata più importante, con un colpo di testa, salendo in alto, tanto in alto, fin sul tetto d’Europa. Nella prima parte di gara ha trascinato i suoi, con il gol e un assist per Tevez - vanificato da Cech -, mettendo in croce Essien, certo non un difensore, ma un grande giocatore. Poi è calato un po’, e con lui o come lui i suoi compagni. Ma lo United ha un carattere infinito. Ronaldo ha stretto i denti come tutti i Red Devils, in trincea. E’ stato significativo quando, con il Chelsea all’arrembaggio, si è allungato un pallone. Era in anticipo, ci sarebbe arrivato prima di Terry, ma per farlo avrebbe preso un colpo dal difensore, ormai lanciato a tutta velocità, senza possibilità di evitarlo: un treno in corsa. Su quella palla c’è andato, dimostrando di essere molto di più di un fenomenale giocoliere. Ha portato a casa una mazzata e una punizione. Per far respirare i suoi. Per vincere.

PREDESTINATO - Poi fino al 120’ ancora tanta corsa. Che si è fermata, come lui, sul dischetto. La solita finta che fa sui penalty, bloccando la rincorsa, Cech che non se la beve e il re che si trova nudo. Tiro prevedibile, il portiere ceco para. Sembra la fine. Sembra. Perchè Terry sbaglia, e Van der Sar - avete letto bene, Van der Sar, quello, invecchiato, delle tante papere alla Juventus -, regala la coppa con le grandi orecchie allo United. Ronaldo non corre ad abbracciare il suo portiere. Si getta a terra, sollevato. Salvo. Baciato dalla sorte come il suo Manchester, salvato da palo e traversa contro i Blues. Ma è la fortuna dei predestinati. I peccati veniali proprio non riescono a scontarli. Come con il Barcellona, in semifinale, quando lui fallì ancora dal dischetto. Poi Scholes rimediò all’errore al ritorno. Nel frattempo, tra i due rigori mancati, si è preso la Premier League, di cui è stato il miglior giocatore. E ha portato il totale stagionale a 42 gol. Bravo, bravissimo, e fortunato. Che incrocio di destini con Grant: il Carneade che aveva la grande occasione a portata di mano e se l’è vista sfuggire per colpa di legni ostili e rigori sciagurati. E invece Cristiano Ronaldo prima della premiazione se la ride mentre Ferguson gli parla, probabilmente di quel rigore, e poi gli fa i complimenti, dandogli una pacca sulle spalle. Di riconoscenza. Su quelle spalle il Manchester è stato portato fino a Mosca. Dove il portoghese ha segnato ancora. Poi ha toppato, ma la sorte non gli ha voltato le spalle. Come ai figli prediletti.

Anonimo ha detto...

mi dispiace che il chelsea abbia perso la coppa.
e pensare che se terry non scivolava, ora il chelsea sarebbe campione.
a mio avviso, nelle finali, in caso di parità, sarebbe logico ripetere la gara e solo in questo caso i rigori come ultima chance.
ade

Real Mimmo ha detto...

In alcune Coppe Nazionali fanno quella regola che dici tu, Ade.

Effettivamente nella Finale Champions (come anche nella Finale di Coppa del Mondo) sarebbe forse più giusto la ripetizione della partita in caso di parità.

Anonimo ha detto...

peccato per terry e per il chelsea che abbiano perso. ennesima dimostrazione che non sempre i più forti vincono se gli altri hanno la dea bendata dalla loro parte.