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lunedì 9 febbraio 2009

Ranieri: «Il rigore per il Catania c’era,
ma basta con quelli che in tv fanno
l'elenco dei torti e non dei favori»



Il tecnico della Juve ammette l'errore di Morganti, ma polemizza con Sky

«Era rigore». Claudio Ranieri non si nasconde e ai microfoni di Sky ammette il tocco di mano di Marchionni in area bianconera. Un colpetto galeotto, non visto da Morganti quando Catania-Juve era ferma sull'1-1: «L'arbitro può dare il rigore - ha precisato - ma forse non l'ha visto. Era impallato da un giocatore. Volontario? Non lo so ma non credo, perchè forse Marchionni cercava la coordinazione per ripartire sul cambio di direzione. Ma ha aperto troppo il braccio, è vero. Era rigore, ma dalla panchina non l'avevo visto». Un'ammissione, quella di Ranieri, che precede una piccola polemica: «Ma è inutile venire qui e recriminare. Bisogna accettare sempre e serenamente quello che dice l'arbitro - ha aggiunto Ranieri - perché episodi contro o a favore ci sono tutte le domeniche. Situazioni dubbie ci sono sempre. Così non si fa il bene del calcio. Non sono venuto qui a fare l'elenco dei torti subiti (come aveva fatto Mourinho, sabato sera, ndr), non mi sono lamentato se la sera di Juve-Cagliari non avete mostrato il rigore non fischiato a Marchionni: ho preso la mia sconfitta, l'ho incartata e me la sono portata a casa».

Questo per quanto riguarda l'episodio. Sulla partita, il tecnico bianconero fa i complimenti alla sua squadra, ma sgrida Iaquinta, autore del gol e subito espulso per doppia ammonizione: «Il secondo cartellino ci sta tutto, non vanno prese le ammonizioni per esultare dopo un gol - ha detto il tecnico della Juve, a Sky -. Non vale fare gol per poi lasciarci in dieci. Si è scusato e deve cercare di rimanere più sereno». Il tecnico bianconero ha negato che quella di Catania fosse da considerare l'ultima chiamata per la corsa scudetto: «No, non la vedevo così: cercavo di ritrovare la squadra, nelle ultime partite avevamo perso la quadratura consueta che ci aveva permesso di fare bene. Oggi abbiamo fatto una buona partita, in 10 contro 11 contro un Catania che non si è mai arreso».
(da tuttoport.com)

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