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sabato 28 marzo 2009

Lippi e l'ombra di Cassano
"Io non cedo alle pressioni"



Il c.t. della Nazionale torna sull'esclusione del barese, pur senza nominarlo: "Non devo giustificare le mie scelte. Chi si è piegato alla volontà della stampa, in passato, non ha superato gli ottavi di finale". E Chiellini allontana Cassano anche dalla Juve: "Fantacalcio"

La Nazionale è arrivata a Podgorica alle 19.05, con un charter proveniente da Pisa. Dopo un'ora e mezza di volo tranquillo, il gruppo di giocatori guidato da Lippi è stato prelevato da un pullman e si è subito recato allo Stadio Buducnost, per un rapido sopralluogo del terreno di gioco. A Coverciano, invece, prima della partenza ha tenuto banco ancora il grande assente. Marcello Lippi non lo nomina mai, ma l'ombra lunga di Antonio Cassano si staglia sulla vigilia di Montenegro-Italia, unico neo, ma bello grosso, che il c.t. individua nella settimana di lavoro dei suoi azzurri.

IL LIPPI FURIOSO - "Sono arrabbiato per certi articoli che ho letto oggi che farebbero pensare ad un clima ostile che troveremmo a Bari (città natale dell'attaccante della Sampdoria) in occasione della sfida con l'Irlanda di martedì prossimo. Io le esclusioni dalle convocazioni non le devo giustificare. Chi in passato si è piegato alle pressioni della stampa se non sbaglio non è andato oltre gli ottavi di finale (il riferimento sembra a Donadoni, che all'inizio non aveva convocato Cassano, ma lo aveva fatto in seguito per gli Europei, ndr)".

IL LIPPI TATTICO - "Abbiamo a disposizione tre centrocampisti centrali (Pirlo, De Rossi, Palombo), ruoteranno come posizione di continuo. I giovani qui in Nazionale sono tutti buonissimi, usciranno fuori".

GLI AVVERSARI - "Giocheremo in un piccolo stadio (11mila posti), contro una squadra che avrà grande entusiasmo, ma dovremo essere più forti di queste condizioni. Se va bene un punto? Andiamo a Podgorica per vincere. I loro giocatori? Hanno tanti "ic", e Jovetic nella Fiorentina non ha ancora reso al meglio come in nazionale".

CHIELLINI - Il difensore centrale della Juventus giocherà con una maschera protettiva contro Montenegro e Irlanda. "Dovrò indossarla per altre due settimane, ma mi sono abituato". L'uomo mascherato teme Jovetic e Vukcevic (centrocampista offensivo dello Sporting Lisbona). Ed è pronto a stoppare sia loro che il fantasma di Cassano, che nel suo caso si materializza come possibile nuovo acquisto bianconero. "Cassano? Fantacalcio, è un grande giocatore, ma se arrivasse dovrebbe andar via un attaccante, 5 del livello dei nostri non sarebbero gestibili. Apertura invece per Amauri in azzurro: "E' un bravissimo ragazzo. Si farebbe voler bene in 5 minuti". E ancora varie ed eventuali: "Non credo che a Bari troveremo del tifo contro l'Italia. Vogliamo sei punti. Calcio italiano in difficoltà? I risultati delle coppe europee non sono l'espressione del movimento nazionale". Proprio come aveva detto Lippi.

GROSSO - Fabio Grosso la pensa come il centrale livornese. "Non possiamo permetterci di fare calcoli nelle prossime due gare, dobbiamo ottenere il massimo perché dopo aver vinto un Mondiale, la fame non manca - spiega il terzino sinistro del Lione -. In questi giorni, al di fuori della squadra si è parlato troppo di argomenti che non riguardano il campo. Per fortuna noi siamo concentrati e vogliosi di fare bene fin dalla partita di domani sera. E poi, a Bari, troveremo un pubblico che ci accoglierà con calore, ne sono certo".
(a cura di Riccardo Pratesida gazzetta.it)

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