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venerdì 30 aprile 2010

Atletico e Fulham in finale
Liverpool e Amburgo fuori



Semifinale di ritorno di Europa League: i Reds vanno in vantaggio a fine 1° tempo con Aquilani, ma poi non chiudono la partita. Sull'1-0 si va ai supplementari, raddoppia di Benayoun, ma il gol di Forlan qualifica gli spagnoli. Il Fulham va sotto nel 1° tempo ma nella ripresa ribalta la situazione. Con l'Amburgo fuori Inter-Bayern diventa decisiva per il ranking Uefa

29 aprile 2010 - È Fulham-Atletico Madrid la finale di Europa League. Niente derby inglese e Amburgo che non riesce a centrare l'obiettivo che avrebbe permesso alla squadra tedesca di guiocare in casa la finalissima. È il Fulham la grande sorpresa della prima edizione di Europa League. La squadra di Roy Hodgson, dopo aver messo in difficoltà la Roma nella fase a gironi e aver travolto la Juventus agli ottavi di finale, completa l'opera eliminando l'Amburgo grazie al 2-1 con cui è riuscita a vincere la semifinale di ritorno giocata al Craven Cottage. E dire che i tedeschi, che appena tre giorni fa avevano esonerato il tecnico Bruno Labbadia, si erano portati in vantaggio al 22' del primo tempo con Petric. Una rete pesante che costringeva il Fulham a realizzarne almeno 2 per centrare la finale. E nel secondo tempo l'impresa riesce alla squadra di Hodgson che pareggia al 24' con Davies e, al 31', completa la rimonta con la rete del 2-1 di Gera che vale la prima finale europea nella storia del club londinese.
(da gazzetta.it)

Agnelli: "Conteranno i risultati"
Elkann: "Scudetto 2006 da revocare"



Il presidente di Exor e Fiat: "Con Andrea Juve più forte, insieme a Blanc saprà rafforzare la squadra. Nei prossimi giorni sarà definito un esposto alla Federcalcio per chiedere la revoca dello scudetto 2005-2006”. Il nuovo presidente: "Non voglio confronti con periodi storici passati, penso al domani. Orgoglioso di dare il mio contributo, so che contano i risultati"

TORINO, 29 aprile 2010 - Ieri la notizia, oggi i ringraziamenti: Andrea Agnelli è il nuovo presidente della Juventus. Dopo l'investitura ufficiale di John Elkann in mattinata, nel pomeriggio il neo presidente bianconero si è presentato a Vinovo per la sua prima conferenza stampa, in compagnia di Jean Claude Blanc. "Oggi è un nuovo inizio - ha detto Jean Claude Blanc - . In un momento importante e delicato per il club avere l'opportunità di lavorare con Andrea Agnelli sarà determinante per le sfide future. Sono convinto che lavoreremo benissimo per bene della Juventus".
(da gazzetta.it)

giovedì 29 aprile 2010

Moggi al Chiambretti Night

la telefonata di Moggi al Chiambretti Night
http://www.youtube.com/watch?v=gTe83FXV_Bc


Del Piero "restituzione degli scudetti? Non mi interessa"
http://www.youtube.com/watch?v=t6pekpe-q8U

Inter eroica al Camp Nou
È in finale di Champions



I nerazzurri, in 10 uomini dal 28' per l'espulsione di Thiago Motta, perdono 1-0 a Barcellona ma si qualificano per la finale di Madrid del 22 maggio contro il Bayern Monaco. Gara sofferta, tutta in copertura, ma senza concedere più di tanto ai blaugrana, per i ragazzi di Mourinho, trafitti solo al 39' s.t. da Piquè. Retroguardia sontuosa, Julio Cesar decisivo

BARCELLONA (Spagna), 28 aprile 2010 - A cosa serve fare gol, quando puoi scivolare, coprire, rientrare, stoppare, liberare? L’Inter torna in finale di Champions. L’Inter è a Madrid. Lo fa all’italiana, con una gara di pura sofferenza, lo fa con le barricate, perdendo 1-0. Samuel, il muro. Zanetti, l’anti Messi. Lucio. Julio Cesar. E poi tutti gli altri, dai mediani Eto’o e Milito fino ai tackle di Mariga nel finale. Sono loro gli eroi di Barcellona. E a cosa serve avere 90 mila tifosi, se a fine partita puoi esultare sotto i tuoi cinquemila, in mezzo al Camp Nou, fra bottigliette che volano. Eroi in campo, protagonista da cinema in panchina. Mourinho si prende la scena nel finale, sotto la mini-curva. Se la merita, per come ha saputo plasmare un gruppo e adattare le idee tattiche. Ora a Madrid, ora il Bayern di Van Gaal. Da favoriti, stavolta, perché nessuno pareva poter fermare questo Barcellona campione di tutto. Nessuno, tranne undici uomini (o dieci poco importa) in scivolata compatta.
(da gazzetta.it)

mercoledì 28 aprile 2010

Juve, ritorno all'antico
Andrea Agnelli presidente



Domani l'annuncio durante l’assemblea della Exor, che detiene il pacchetto di maggioranza della società. Ma alle 19 il sito bianconero conferma: un Agnelli torna così dopo quasi mezzo secolo anni sulla poltrona più alta del club più vincente d'Italia, con un ruolo operativo, l'ultimo era stato il padre Umberto. Blanc rimarrà amministratore delegato. Nedved tornerà da responsabile del settore giovanile e uomo di fiducia del presidente

TORINO, 28 aprile 2010 - Andrea Agnelli sarà il prossimo presidente della Juventus: lo annuncerà domani suo cugino John Elkann durante l’assemblea della Exor, che detiene il pacchetto di maggioranza della società. Un Agnelli torna così dopo quasi mezzo secolo sulla poltrona più alta del club più vincente d'Italia, con un ruolo operativo visto il piano che da tempo aveva nel cassetto. L’ultimo, nel 1961-62, era stato suo padre, e proprio il figlio di Umberto verrà cooptato nel prossimo consiglio di amministrazione, in programma il 10 maggio. Alle 19 è arrivata la conferma sul sito della Juventus. Domani Elkann e Agnelli, terminata l'assemblea, andaranno a Vinovo, dove Elkann introdurrà alla squadra il prossimo presidente. Il 17 dicembre i due cugini avevano già visitato insieme il Centro Sportivo, da allora circolavano le voci di un possibile ritorno ad un coinvolgimento effettivo nel club di Andrea Agnelli.
(da gazzetta.it)

Corte Figc: "Moggi è radiato"
"Si dovrebbero vergognare"



Lo ha stabilito la Corte di giustizia precisando, in risposta al quesito interpretativo del presidente federale Abete. Immediata la reazione dell'ex d.g. della Juve: "Si vergognino; dovrebbero radiare Carraro"

ROMA, 28 aprile 2010 - Luciano Moggi è radiato da ogni ruolo nel calcio italiano: lo ha stabilito la Corte di giustizia della Federcalcio precisando, in risposta al quesito interpretativo del presidente federale Giancarlo Abete dopo la condanna per i fatti di Calciopoli.

EFFETTO EX LEGE — Nel comunicato ufficiale la sezione consultiva, che si era riunita il 13 aprile scorso sotto la presidenza del dottor Giancarlo Coraggio, "esprime il proprio parere interpretativo dell’articolo 19 del Codice di Giustizia sportiva, in materia di preclusione nei ranghi della Figc. La richiesta di interpretazione era stata formulata nelle settimane scorse dal presidente della Figc, a fronte di un vuoto normativo creatosi nel passaggio tra la disciplina del vecchio Codice di Giustizia sportiva e il nuovo testo normativo entrato il vigore il 1° luglio 2007. Nel suo parere, all’esito della discussione collegiale, la Sezione consultiva della Corte di Giustizia scrive testualmente: “si ritiene che il provvedimento di preclusione debba ritenersi implicito, quale effetto ex lege, nelle decisioni con cui gli organi della giustizia sportiva, dopo aver irrogato la sanzione della sospensione nella misura massima, si sono pronunciati nel senso della particolare gravità delle infrazioni”.

LA REAZIONE— "Mia radiazione? Non so nulla, non so cosa significhi, si dovrebbero vergognare dopo quello che è venuto fuori. Parlo per me, Giraudo, per coloro che soffrono questa situazione, dovrebbero radiare Carraro" è stata la reazione di Moggi, intervenuto telefonicamente alla registrazione del programma "Chiambretti Night", in onda stasera su Italia 1. Moggi, poi, ha proseguito affermando: "Non ho mai detto che tutti sono colpevoli e che quindi non c'è nessun colpevole. C'è una prassi, bisogna radiare Carraro quando dice nelle intercettazioni che bisogna salvare la Fiorentina e la Lazio".
Gasport

I GLADIATORI-LIONS 13-22


Indisponibile: FrancescoB.

Gara iniziata alle 18:35 e terminata alle 20:05.
I Gladiatori si portano subito avanti con MimmoS (2) e Michelangelo: 3-0. Ma I Lions riescono a pareggiare con Vito (2) e Giuseppe: 3-3. I Gladiatori allungano ancora con MimmoS e MimmoZ (5-3), ma i Lions pareggiano ancora con Nicola e Vito. Però i Lions presto riescono ad allungare e a portarsi avanti di 8-9 gol di scarto, fino ad arrivare al massimo vantaggio di 11 reti di scarto, sull'8-19. I Gladiatori provano a rifarsi sotto con i gol di MimmoS (2), MimmoZ (2) e Michelangelo (13-19), ma nel finale arrivano le reti di Nicola, Vito e Giuseppe a decretare il 13-22 finale.
Migliori de I Gladiatori: MimmoS e MimmoZ
Migliori dei Lions: Vito e Nicola.


TOTALE GARE: 93
VITTORIE DE I GLADIATORI: 38 (123 punti)
PAREGGI: 13
VITTORIE DEI RESET/LIONS: 44 (141 punti)
GOL DE I GLADIATORI: 1445
GOL DEI RESET/LIONS: 1587

Moggi e Pairetto al processo
Sentenza Giraudo smontata


Nuove dichiarazioni di Moggi al processo
http://www.youtube.com/watch?v=RUVrRtgb8m4


Precisazioni di Pairetto al processo
http://www.youtube.com/watch?v=SFKhakz8pN4


Supposizioni di primo grado. Parte I
http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=755

GLI ARTICOLI DI GLMDJ

Farsopoli di M. LANCIERI del 28/04/2010 10.55.17
Supposizioni di primo grado. Parte I


Il voluminoso documento contenente le motivazioni della condanna a Giraudo (e altri) per associazione a delinquere merita più di una considerazione.

Nel tentativo di giustificare una condanna per certi versi sorprendente, il GUP De Gregorio ha probabilmente calcato troppo la mano, senza andare tanto per il sottile. E così, già a pag.2 cominciano i fuochi artificiali: “(Moggi, Giraudo, Bergamo, Pairetto, ecc., ndr) si associavano tra loro e con altre persone in corso di identificazione, avendo già nel passato condizionato l’esito di campionati di calcio di Serie A, con particolare riguardo a quello del 1999/2000, che fu sostanzialmente condizionato sino alla penultima giornata (quando si giocò Juventus-Parma, diretto da Massimo DE SANTIS e terminato con il risultato di 1-0, e non riuscendo nell’intento di garantire alla Juventus la vittoria finale, in quanto gli accordi illeciti già stabiliti vennero compromessi dal clamore suscitato provocato dall’arbitraggio apertamente favorevole alla squadra torinese da parte di DE SANTIS (…)”. Occorrono un paio di precisazioni. La parentesi che si apre e non si chiuderà mai più è opera del magistrato e non è un errore di trascrizione. Così come lo strano linguaggio, che prevede l’utilizzo di sinonimi a raffica (“suscitato provocato”), è tutta farina del suo sacco. Ma veniamo al nocciolo della questione. Oggi finalmente lo scopriamo: al bar ci avevano detto tante volte che la Juve rubava anche in passato. Ma ora c’è De Gregorio che certifica la serietà delle accuse! E meno male, vien da dire. Manca solo un particolare non proprio irrilevante, in tutto questo bel castello: le prove. O, in mancanza di meglio, basterebbe qualche misero indizio. E invece, niente, nulla, nisba. Ma cosa volete che sia! A proposito, leggiamo che sono “in corso di identificazione” altri associati a Moggi e Giraudo nella loro potentissima organizzazione. Vogliamo dare noi una mano al magistrato e gli segnaliamo subito il primo sicario, già assoldato nella stagione 1999/2000. Nome: Giove. Cognome: Pluvio. Intervenne dopo la criminosa direzione di De Santis, trasformando il campo di gioco di Perugia in una risaia, così da zittire il “clamore” che la Spectre moggiana aveva suscitato-provocato tra le anime pie del calcio nostrano.

E cosa dire dell’intervento dei nostri eroi nelle griglie propedeutiche al sorteggio degli arbitri” (pag.4)? Al momento topico di quel campionato, quando si giocò Milan-Juve, la fortissima piovra moggiana non poté disporre di Ibrahimovic (fermato dalla prova tv!) e si ritrovò in griglia Collina, Trefoloni e Paparesta, tutti arbitri esterni all’organizzazione. In confronto a Giraudo e Moggi, Franco e Ciccio erano due geni della truffa!

Viene citato ripetutamente anche Zeman, il quale sarebbe vittima delle macchinazioni di Moggi e Giraudo, dal momento “che aveva reiteratamente denunciato le responsabilità della società juventina in ordine all’uso di sostanze dopanti, raccogliendo dossier per screditarne la reputazione ed ostacolarne la carriera di allenatore” . Il lavoro di De Gregorio è illuminante: al contrario di quanto emerso nel processo intentato ai dirigenti della Juve proprio a causa delle dichiarazioni di Zeman, lui è arrivato ad una sentenza di condanna per doping. Complimenti! E cosa dire del povero boemo, che non trova squadra nonostante i clamorosi successi raccolti in mezzo mondo? C’è da chiedersi perché ancora oggi, nonostante Moggi sia stato letteralmente ghettizzato, il fuoriclasse boemo non riesca ad elemosinare uno straccio di panchina. De Gregorio si è posto l’arduo quesito?

Non serve scorrere troppo testo per sorprendersi nuovamente. Nella stessa pag.4 scopriamo che l’organizzazione si era adoperata “al fine di garantire l’elezione di Franco CARRARO quale presidente della Figc” . I magistrati, a questo proposito, ci dovrebbero spiegare una cosa. Delle due l’una: o Carraro faceva parte dell’associazione, e allora non ci spieghiamo perché non sia stato processato e condannato insieme agli altri, oppure non ne faceva parte, e allora non capiamo che vantaggio ci fosse ad “adoperarsi” per la sua elezione. Un bel mistero! Ma del resto, che questa associazione fosse piena di rimbambiti diventa evidente poco più avanti, quando leggiamo che la stessa si preoccupava “perché venissero sempre tutelati gli arbitri che avevano favorito la Juventus o che comunque erano vicini alla società, perché invece venissero arbitrariamente penalizzati gli arbitri che non avevano favorito la Juventus” . E infatti Gianluca Paparesta, dopo avere inanellato una serie incredibile di errori ai danni del la Juve nella famigerata partita di Reggio Calabria, tornò immediatamente ad arbitrare, mentre Racalbuto, per avere commesso errori pro-Juve contro la Roma, fu fermato per nove turni. Che bella tutela! E a proposito di arbitri, vale la pena di rammentare che al termine della stagione 1999/2000 (quella in cui a detta di De Gregorio la Juve rubò fino alla penultima giornata, giusto in tempo per farsi soffiare lo scudetto dagli onesti laziali…) Pierluigi Collina, dopo i disastri di Perugia, fu inviato “per punizione” ad arbitrare gli Europei, in cui diresse Olanda-Republica Ceca (partita che fece infuriare i cechi, tanto da indurli ad una clamorosa protesta), Inghilterra-Germania e il quarto Francia-Spagna.

Lo spettacolo continua a pag.5, dove arriva il turno di Biscardi e del suo Processo: “attraverso il condizionamento di talune trasmissioni televisive o di singoli giornalisti o commentatori del servizio pubblico radiotelevisivo o di altre emittenti private”, venivano “favoriti gli interessi del sodalizio o comunque di coloro che operano per esso, danneggiando chi invece ne ostacola la realizzazione”. Un’organizzazione coi fiocchi, quella che si preoccupava di influenzare una trasmissione i cui contenuti la Cassazione assimilava a chiacchiere da bar! Nel frattempo, su Rai, Mediaset e Sky, imperversavano Varriale, Galeazzi, Pistocchi, Piccinini, Bergomi e Caressa. Tutta gente spudoratamente anti-juventina. Tutta gente che è ancora lì, intoccabile. Ma probabilmente per De Gregorio la patente a punti di Baldas era più decisiva di tutte le altre trasmissioni messe assieme.

Clamorosa poi è l’accusa di avere tramato affinché “venissero fornite specifiche indicazioni sulla composizione della Nazionale Italiana di Calcio” . Ma De Gregorio ha visto com’è andato l’ultimo Mondiale? Gli rinfreschiamo la memoria: la Nazionale Italiana di Calcio ha alzato la coppa. Prima classificata. Vogliamo dare anche questa “colpa” a Moggi e Giraudo? Questo passo la dice lunga sul distaccamento dalla realtà che si sta verificando in certi ambienti. La razionalità e i fatti non contano più nulla: la Juve metteva in campo giocatori di livello mondiale, eppure la si accusa di avere tramato per superare Chievo, Udinese e Bologna! E così per la Nazionale: par di capire che a Lippi poco importasse il bene degli azzurri. Ma cosa doveva fare, più che vincere il Mondiale? Magari tra quattro anni mettiamo sulla panchina tricolore Zeman. Poi vediamo se saprà fare meglio.

A pag.7, De Gregorio ci racconta che Dattilo ed i suoi assistenti, durante Udinese-Brescia, “compivano atti fraudolenti consistiti, ad opera del Dattilo, nella dolosa ammonizione dei calciatori Pinzi, Muntari e Di Michele e nella dolosa espulsione del calciatore Jankulovski, tutti in forza alla squadra dell’Udinese – successivo avversario della Juventus nella 5° giornata del campionato di calcio 2004/05 – così che il calciatore Jankulovski veniva, conseguentemente, squalificato dal giudice sportivo” . Dà un certo grado di soddisfazione la scoperta che nella redazione di questo documento ci si sia almeno preoccupati di correggere l’errore allucinante riguardo le squalifiche pilotate dei tre ammoniti, da altri commesso a causa delle imprecisioni della Gazzetta. Ma c’è da meravigliarsi che non sia stato del tutto eliminato questo paragrafo. Oppure De Gregorio pretendeva che Jankulovski, dopo avere rifilato un pugno in faccia ad un avversario, non venisse espulso? È frustrante constatare che certi organi di “giustizia” (termine che a questo punto è difficile utilizzare) non si preoccupino di rivedere le proprie posizioni neanche di fronte all’evidenza dei fatti.

A pag.8 scopriamo che Pieri e i suoi assistenti si adoperarono per permettere alla Juve di spuntarla (in casa) contro il temibile Chievo. Per la cronaca, la partita si concluse 3-0, grazie alle reti di Zalayeta, Nedved ed Ibrahimovic. Un solo ammonito tra i giocatori del Chievo e, ovviamente, nessun espulso. Voto della Gazzetta (il vangelo degli inquirenti) all’arbitro: 6,5.

Nella stessa pagina, scopriamo che Bergamo e Pairetto alterarono “la corretta e genuina procedura del sorteggio del direttore di gara” , così da permettere alla Juve di superare il Lecce. Ennesima sorpresa in un documento che certo non rischia di annoiare il lettore, nonostante la lunghezza! Sarà interessante (e lo vedremo più avanti) capire come De Gregorio sia arrivato ad una conclusione del genere, dopo avere assistito a processi nei quali è stata certificata la correttezza di tutti i sorteggi, anche in relazione alla modalità degli stessi, che prevedeva che l’estrazione della seconda palla (quella decisiva) venisse effettuata da un giornalista, scelto di volta in volta dall’ordine dei giornalisti. Ma De Gregorio va per la sua strada. Tant’è vero che riporta, poco più avanti, la vecchia storia di Paparesta chiuso nello spogliatoio da Moggi. E chi se ne frega se ci sono le parole di protagonisti e testimoni a dire il contrario, così come una sentenza di assoluzione ha spiegato l’inesistenza di quell’episodio. Per De Gregorio questo “è un dato pacifico”.

A pag.9, la storia si ripete per Dondarini, assegnato per Juventus-Lazio.

A pag.10, vediamo i dirigenti juventini e i perfidi designatori impegnati ad impedire che due pedine fondamentali come Petruzzi e Nastase del temibile Bologna possano disputare la partita contro la Juve. Ci pensa Pieri, che li ammonisce e, in quanto diffidati, fa sì che scatti per loro la squalifica.

Sempre a pag.10, ci risiamo con l’Udinese. Non paga di quanto accaduto all’andata, anche al ritorno la cupola interveniva, con l’assegnazione fraudolenta di Rodomonti. Resta un solo dubbio: se davvero Bergamo e Pairetto potevano taroccare il sorteggio, perché si limitarono a truccare partite difficili, ma non impossibili, come quelle con Chievo, Udinese e Lazio, e invece dimenticarono di falsare quelle contro Milan, Inter e Roma? Un bel mistero!

Le pagine successive sono invase da un elenco di partite, tra le quali rischia una condanna penale un guardalinee reo di avere sbagliato ad alzare la bandiera su un gol di Shevchenko(e viene da chiedersi cosa potrebbe rischiare, con questo metro di giudizio, quell’assistente che recentemente ha convalidato una rete dell’Inter con 6 giocatori in fuorigioco… ergastolo o fucilazione?) e ritroviamo la mitica Lecce-Parma 3-3, in cui anziché prendersela con i giocatori, come ha fatto il grande accusatore Zeman (anche nella recente deposizione a Napoli), il giudice decide di condannare l’arbitro.

Insomma, viste le premesse, ci sarà molto da dire!

Triplo Olic al Lione
Il Bayern va in finale



Il croato segna una storica tripletta al Gerland e trascina i bavaresi a Madrid dove il 22 maggio contenderanno la Champions alla vincente di Barcellona-Inter

LIONE (Francia), 27 aprile 2010 - Troppo facile; quasi una pratica di ordinaria amministrazione. Il Bayern Monaco conquista la finale di Champions League, annichilendo al Gerland il Lione con un perentorio 3-0. Vittoria limpida e meritata, maturata grazie a un dominio costante e al bel gioco. Ma il protagonista assoluto è Ivica Olic autore di una tripletta. Sconcertante l'atteggiamento dei francesi che non entrano mai in partita, concedendo troppo campo alla sgamata truppa bavarese che conquista la sua ottava finale.
(da gazzetta.it)

martedì 27 aprile 2010

RISULTATI FANTACALCIO 35^ GIORNATA

Risultati:
FrancescoD-TonyG 1
MimmoS-FrancescoS 1
RoccoD-AntonioS 2
GiovanniL-MassimoS 1

Classifica Campionato finale:
1° RoccoD 50 (130 €)
2° MassimoS 49 (60 €)
3° GiovanniL 48 (30 €)
4° FrancescoS 47
5° TonyG 46
6° AntonioS 42
7° FrancescoD 40
8° MimmoS 35

Classifica Generale:
1° MassimoS 2380,5
2° RoccoD 2354,5
3° GiovanniL 2338
4° FrancescoS 2326
5° FrancescoD 2310,5
6° AntonioS 2310,5
7° TonyG 2285,5
8° MimmoS 2217

Prossimo turno (QUARTI DI FINALE):
RoccoD (1)-MimmoS (8)
FrancescoS (4)-Tony (5)
GiovanniL (3)-AntonioS (6)
MassimoS (2)-FrancescoD (7)

Moggi: «Juve in B
per colpa di Montezemolo»



L'ex dg della squadra bianconera nel corso della trasmissione "Studio Stadio" in onda su GOLD SPORT ogni domenica, che vede protagonista l'opinionista Stefano Discreti, ha come sempre rilasciato dichiarazioni che faranno discutere sulla giornata di Campionato e non solo: «Balotelli? Datelo a me»

TORINO, 26 aprile - L'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Luigi Colombo "Studio Stadio" in onda su GOLD SPORT ogni domenica, che vede protagonista l'opinionista Stefano Discreti, ha come sempre rilasciato dichiarazioni che faranno discutere sulla giornata di Campionato e non solo.

ROMA – TRADITA DALLA PAURA DI VINCERE
«Ranieri merita un plauso per quello che sta facendo a Roma, perché ha rigenerato una squadra ormai a fine ciclo con Spalletti. Contro la Samp la squadra giallorossa aveva il cerino in mano per la corsa scudetto, ma l'ha tradita la paura di vincere».

INTER – COMPLOTTI DA CHAMPIONS?
«La squadra neroazzurra ha dimostrato di esser forte di testa, tipico delle grandi squadre. Nella sfida di andata di Champions contro il Barcellona ha disputato una bellissima partita ma ha vinto anche grazie ad aiuti arbitrali così come già le era capitato contro il Chelsea. Non a caso Mourinho non ha gridato al complotto, anzi. Si è persino letto su alcuni siti che l'arbitro portoghese di Coppa fosse suo amico… Per il ritorno sarà decisivo capire se Sneijder ce la farà o meno. E' lui il giocatore decisivo dell'Inter.
Se mancherà sarà un grande problema».

BALOTELLI – DATELO A ME
«Balotelli in campo contro il Barcellona? Moratti e Mourinho hanno sbagliato a gestire il ragazzo. Questo tira e molla non fa bene alla sua crescita. Con me Balotelli non si sarebbe comportato mai così. Ormai è destinato ad andare via anche perché il suo procuratore Raiola non è ben visto a Milano, come dimostrano le cessioni di Ibrahimovic e Maxwell. Io invece con Raiola ho sempre avuto un bel rapporto anche perché ho sempre fatto grandi affari con lui (Nedved, Ibrahimovic, Emerson ndr)».

JUVE – MONTEZEMOLO? NO, GRAZIE. IN SERIE B PER COLPA SUA!
«La Juve ha deluso tantissimo quest'anno. Aveva la rosa superiore anche a quella del Milan, ma ha fallito anche l'obiettivo Champions e meritatamente. Sampdoria e Palermo giocano obiettivamente meglio dei bianconeri. Marotta e Benitez per rifondarla? Bettega capisce di calcio molto più di Marotta che andrebbe a sovrapporsi poi anche con Blanc, che vuol fare tutto lui. Benitez? Non è certo il tecnico il problema della Juventus. Molti pensavano che quest'anno la colpa era di Ferrara…. Con John Elkann presidente della Fiat, Montezemolo tornerà alla Juve? Spero proprio di no, visto tutti i danni che ha creato alla Juventus in passato e perché non bisogna dimenticare mai che se la Juve è finita in serie B è colpa sua che ha convinto la dirigenza bianconera a ritirare il ricorso al TAR, come dichiarato poi da Blatter. Andrea Agnelli al comando allora? Non lo so, di certo è l'unico della famiglia che capisce di calcio….».

MILAN – DA QUANDO SONO FINITI I RIGORI…. TASSOTTI-GALLI PER RIPARTIRE
«Il Milan è ormai in caduta libera. La squadra gioca a basso ritmo e se trova squadre rapide viene surclassata. E poi da quando sono i finiti i rigori a favore non a quasi più vinto…. La squadra è arrivata ormai a fine ciclo. L'allenatore della prossima stagione sarà Tassotti insieme a Filippo Galli».

FIORENTINA E GENOA – GIÀ IN VACANZA
«Fiorentina e Genoa hanno ormai staccato la spina. Non giocano più con la giusta tensione. Hanno mollato gli obiettivi. Rimarranno fuori dall'Europa».

PALERMO – KJAER, HERNANDEZ E PASTORE PER SOGNARE UN GRANDE FUTURO
«Grandissima vittoria contro il Milan. La squadra sta dimostrando di meritare di lottare per la Champions. Oltre i campioni noti di cui disponeva già negli anni passati, il Palermo quest'anno ha lanciato giovani come Hernandez e Pastore più la consacrazione definitiva di Kjaer. Su questi giovani campioni il Palermo può sognare un radioso futuro»

LAZIO – SALVA GRAZIE A REJA
«La sconfitta immeritata nel derby poteva esser un grande contraccolpo negativo per la Lazio ed invece a Genoa la squadra biancoceleste ha tirato fuori una grande prova d'orgoglio. La Lazio è praticamente salva. La svolta della stagione è stato l'esonero di Ballardini e la sostituzione con Reja che ha rigenerato un ambiente».

ATALANTA – CHE PECCATO SE RETROCEDE….
«La squadra bergamasca ha un'ultima chance contro il Bologna domenica prossima per cercare di evitare la retrocessione. Sarebbe davvero un peccato vederla finire in B perché gioca davvero bene, anche per merito di Mutti».
(da tuttosport.com)

Maurizio Crozza imita Josè Mourinho

lunedì 26 aprile 2010

Due gol del grumese Nicola Ventola
riportano il Novara in B dopo 33 anni



Il Novara Calcio torna in Serie B dopo 33 lunghi anni, e lo fa grazie all'attaccante 32enne di Grumo Appula, Nicola Ventola, che sigla una doppietta nel pareggio decisivo contro la Cremonese, al 33'pt e al 14'st, con un eurogol dai 30 metri.

Dopo aver letteralmente dominato il girone A della Prima Divisione di Lega Pro, il Novara Calcio ha ottenuto la certezza aritmetica della promozione grazie al 3-3 interno ottenuto nella sfida contro la Cremonese, diretta inseguitrice degli uomini di Tesser.
Un lungo sogno che si è avverato per tutti i tifosi piemontesi grazie alla proprietà De Salvo. E una grossa mano l'ha data il calciatore grumese, arrivato in squadra a parametro zero dal Torino (era svincolato) nello scorso novembre, segnando 6 reti.

Nicola Ventola, classe 1978, attaccante grumese che non ha bisogno di troppe presentazioni. Cresce nel Bari con cui esordisce in Serie A nel 1994 e che lascerà quattro anni dopo per l’Inter dove, nella stagione ‘98/’99, disputa 21 partite in Serie A segnando 6 gol. Nei due anni successivi milita ancora in Serie A in prestito al Bologna (14 presenze) e all'Atalanta (28 presenze e 10 gol).
Torna quindi all'Inter nella stagione 2001/2002 e colleziona 16 presenze più 4 gol. Passa poi in prestito al Siena (28 presenze e 4 gol). Nella stagione 2004-05 si trasferisce in Inghilterra dove con il Crystal Palace (Premier League) segna un gol, ma gioca solo 3 partite a causa di un grave infortunio. Nel luglio 2005 torna all’Atalanta e vince il campionato di Serie B 2005/2006, segnando 15 gol in 35 partite. Nella stagione successiva, in Serie A, colleziona 29 presenze e 6 gol. Il 20 giugno 2007 firma un contratto biennale con il Torino e nei successivi due anni in granata raggiunge 21 presenze coronate da 6 gol. E poi la scommessa di tornare in serie C1 con Lonara, 6 reti, e la Promozione in Serie B grazie ai suoi gol.
Complimenti!

VOTI UFFICIALI POSTICIPO 35^ GIORNATA: ROMA-SAMPDORIA 1-2

Colpo Samp all'Olimpico: 2-1
L'Inter ora è a +2 sulla Roma



Una doppietta di Pazzini nella ripresa (7' e 40') ribalta la rete in apertura di Totti (14'). A tre giornate dalla fine i nerazzurri tornano in testa alla classifica

ROMA, 25 aprile 2010 - Lo scudetto adesso è lontano. La Roma esce a pezzi dal posticipo con la Samp. Dopo aver dominato il primo tempo, realizzato un gol al 14’ con Francesco Totti e sfiorato un’inifinità di volte il raddoppio, i giallorossi cedono di fronte alla doppietta di Pazzini, arrivata tutta nella ripresa. Arriva una sconfitta amarissima, in un Olimpico che era entusiasmo puro. Contagioso. Al punto che durante il “Roma Roma” iniziale anche due campioni del tennis come Nadal e Djokovic, arrivati direttamente dal Foro Italico, avevano tirato fuori i telefonini e cominciato a riprendere curve e tribuna. Entusiasmo che aveva contagiato anche gli uomini di Ranieri, scesi in campo pronti a conquistare il mondo.
(da gazzetta.it)

ROMA
JULIO SERGIO 6-2 BURDISSO 6 CASSETTI 6 JUAN 5,5 RIISE 4,5 DE ROSSI 6 MENEZ 6 PERROTTA 6 PIZARRO 6,5 TADDEI 5 TOTTI 6,5+3 VUCINIC 6+1 TONI 5,5

SAMPDORIA
STORARI 7,5-1 GASTALDELLO 6,5 LUCCHINI 6,5 ZAURI 6 ZIEGLER 5,5-0,5 GUBERTI 5 MANNINI 6,5+1 PALOMBO 6,5 POLI 5 SEMIOLI 6,5 TISSONE 6 CASSANO 6,5+1 PAZZINI 8+6 TESTARDI -


domenica 25 aprile 2010

Juve, è tornato Iaquinta
Bari al tappeto: 3-0



I bianconeri dopo un primo tempo sofferto nel quale Buffon salva il risultato, dilagano nella ripresa con la doppietta dell'attaccante, subentrato ad Amauri, e il gol su rigore di Del Piero. La squadra di Zaccheroni supera il Napoli, consolida il posto in Europa League, e tiene accesa una fiammella di speranza in chiave Champions

TORINO, 25 aprile 2010 - La Juventus tiene accessa la fiammella di speranza Champions, ridotta quasi al lumicino dal successo di ieri del Palermo, battendo 3-0 il Bari in casa. Vittoria più sofferta di quanto dica il punteggio: all'intervallo si era andati sullo 0-0, e solo perchè Buffon aveva fatto i miracoli. Poi un'ottima ripresa dei bianconeri, segnata dall'ingresso fragoroso di Iaquinta al posto di un Amauri irriconoscibile, ha regalato ai bianconeri i tre punti che consolidano per adesso un posto nella prossima Europa League, e le consentono di scavalcare in classifica il Napoli, issandosi al sesto posto. I gol della vittoria portano le firme di Iaquinta, a segno due volte, in tempo per consolidare un posto in Nazionale sull'aereo destinazione Sudafrica, e Del Piero, su rigore conquistato da Diego. Per il Bari si tratta della quarta sconfitta di fila, ma i pugliesi non hanno demeritato, gli episodi hanno fatto la differenza.
(da gazzetta.it)

JUVENTUS
BUFFON 7 CANNAVARO F. 6 CHIELLINI 6,5 DE CEGLIE 6,5 ZEBINA 5,5 CAMORANESI 5 CANDREVA 6,5+1 DIEGO 7+1 MARCHISIO 7 POULSEN 6 SALIHAMIDZIC - AMAURI 4,5 DEL PIERO 7+3 IAQUINTA 7,5+5,5

BARI
GILLET 5,5-3,5 BELMONTE 6 BONUCCI 6 STELLINI 5,5 ALMIRON 6,5-0,5 ALVAREZ 6,5 MASIELLO S. 5 RIVAS 5,5 KOMAN 6 DONATI 5,5 BARRETO 5 CASTILLO 5 MEGGIORINI 5-0,5 GOSZTONYI 6

RISULTATI, MARCATORI E ASSIST 35^ GIORNATA SERIE A

Sabato:

Inter-Atalata 3-1
Tiribocchi (assist Manfredini)
Milito
Mariga (assist Eto'o)
Chivu

Palermo-Milan 3-1
Bovo (assist Hernandez)
Hernandez (assist Miccoli)
Seedorf (assist Ronaldinho)
Miccoli (assist Liverani)

Domenica ore 15:00:

Bologna-Parma
2-1
Biabiany
Di Vaio (assist Buscé)
Di Vaio


Fiorentina-Chievo 0-2
Sorrentino para un rigore a Vargas
Pellissier (assist Jokic)
Sardo (assist Pellissier)


Genoa-Lazio 1-2
Palacio
Dias
Floccari


Juventus-Bari 3-0
Iaquinta (assist Diego)
Del Piero su rigore
Iaquinta (assist Candreva)


Livorno-Catania 3-1
C.Lucarelli su rigore
Bellucci (assist C.Lucarelli)
Bergvold
Maxi Lopez


Napoli-Cagliari 0-0

Udinese-Siena 4-1
Pepe (assist Isla)
Calaiò (assist Maccarone)
Pepe
Sanchez
Di Natale su rigore



Domenica ore 20:45:

Roma-Sampdoria 1-2
Totti (assist Vucinic)
Pazzini (assist Cassano)
Pazzini (assist Mannini)




VOTI UFFICIALI ANTICIPO 35^ GIORNATA: PALERMO-MILAN 3-1

Palermo, vittoria e 4° posto
Il Milan si arrende: è 3-1



I rosanero si impongono grazie ai gol di Bovo, Hernandez e Miccoli. Agli uomini di Leonardo non basta il centro di Seedorf. La squadra di Rossi supera provvisoriamente la Sampdoria in chiave Champions League 2010-2011. Gara spettacolare, Miccoli scatenato

MILANO, 24 aprile 2010 - Il Palermo in casa è uno schiacciasassi. Ne fa le spese anche un MIlan incerottato, avvicinato in classifica dai rosanero, che si impongono 3-1: gol di Bovo, Hernandez e Miccoli per gli uomini di Rossi, non basta a Leonardo il momentaneo 1-2 di Seedorf. È stata una bella partita: aperta, ricca di occasioni, merito di due squadre votate all'attacco, che fanno della qualità tecnica la dote principale. Vince il Palermo perché è esaltato da un momento magico che potrebbe portarlo a conquistare l'Europa che conta - quella della coppa con le grandi orecchie - Sampdoria permettendo, per adesso scavalcata in classifica al 4° posto, in attesa della gara dei blucerchiati all'Olimpico contro la Roma, domani sera. Vince il Palermo perché fisicamente ne ha di più, perché i suoi attaccanti giocano sulle nuvole, dove volano alti Miccoli - che un pensierino al Sudafrica ancora lo fa - ed Hernandez, 7 gol in 734' di campionato, uno ogni cento, o poco più. Più Pastore, che è la ciliegina sulla torta confezionata da Delio Rossi, tecnico tanto spettacolare nel gioco delle sue squadre quanto essenziale fuori dal campo, e così talvolta sottovalutato.
(da gazzetta.it)

PALERMO
SIRIGU 6,5-1 BALZARETTI 5,5 BOVO 6+3 CASSANI 6 KJAER 5,5 BERTOLO 6 BLASI - LIVERANI 6,5+1 MIGLIACCIO 5,5 NOCERINO 7 PASTORE 6,5+1 CAVANI 6 HERNANDEZ 6,5+3 MICCOLI 8+4

MILAN
DIDA 7-3 ANTONINI 6 JANKULOVSKI 5,5 ODDO 4 THIAGO SILVA 5,5 ZAMBROTTA 5 GATTUSO 6-0,5 MANCINI - PIRLO 5,5 SEEDORF 6,5+3 INZAGHI F. 5 RONALDINHO 6,5+1 HUNTELAAR 5-0,5

VOTI UFFICIALI ANTICIPO 35^ GIORNATA: INTER-ATALANTA 3-1

Altro 3-1 Inter: torna davanti
Atalanta k.o., allarme Sneijder



La squadra di Mourinho parte malissimo, va sotto col gol di Tiribocchi, soffre per oltre 15', poi rimonta con Milito, con la collaborazione Mariga-Muntari e con il 3-1 nella ripresa di Chivu. Temporaneo sorpasso alla Roma (+2), che domani potrà rispondere contro la Sampdoria. Risentimento muscolare per l'olandese: da valutare

MILANO, 24 aprile 2010 - L'Atalanta non fornisce abbastanza adrenalina all'Inter: merce difficile da trovare, per chi ha vissuto una notte da sogno col Barcellona. Nonostante non si possa sbagliare nel ping pong con la Roma, la squadra di Mourinho entra in campo spenta e spaesata, come se venisse da una sbornia di felicità, e non da una settimana passata all'insegna di Balotelli. Quindici minuti terribili, e un gol di Tiribocchi, bastano per dare la scossa. Il solito Milito, la "prima" di Mariga (in collaborazione con Muntari), il ritorno al gol di Chivu ribaltano la gara, riportano i nerazzurri temporanemanente in vetta e permettono a Sneijder e compagni di pensare solo al Barcellona. Quarta vittoria di fila in casa, 44° risultato utile a San Siro: il tutto ottenuto facendo rifiatare alcuni uomini e ritrovando qualcuna delle seconde linee. Missione compiuta per Mourinho, ora la palla passa a Ranieri.
(da gazzetta.it)

INTER
JULIO CESAR 6-1 CHIVU 6,5+3 CORDOBA 6-0,5 MATERAZZI 5,5-0,5 CAMBIASSO 6,5 MARIGA 6,5+3 MUNTARI 6 STANKOVIC 6,5-0,5 THIAGO MOTTA 6 ZANETTI J. 7 SNEIJDER 7 ARNAUTOVIC - MILITO 7+3 ETO'O 7+1

ATALANTA
COPPOLA 6-3,5 BIANCO P. 5-0,5 CAPELLI 5,5 MANFREDINI 6+0,5 PELUSO 6 DONI C. 6 FERREIRA PINTO 5,5 GUARENTE 6 PADOIN 5,5 VALDES 6 RADOVANOVIC 6 TIRIBOCCHI 6,5+3 CERAVOLO 6 AMORUSO 6

sabato 24 aprile 2010

Comunicato Ufficiale di j1897network.com
diretto alla Juventus FC, alla FIGC
e a tutto il popolo Juventino



Questo comunicato è diretto alla società Juventus FC spa
alla Federazione Italiana Giuoco Calcio
e a tutti i tifosi della Juventus.



VOGLIAMO GIUSTIZIA!


Sono passati solo quattro anni, ma a noi tifosi sono sembrati molti di più.
Dal 2006 ad oggi abbiamo sopportato fin troppe umiliazioni, adesso è giunto per noi il momento di alzare la voce sul serio.

Le intercettazioni che in questi giorni gli avvocati Prioreschi e Trofino hanno presentato al tribunale di napoli dimostrano solo una cosa: che chi quattro anni fa si professava onesto ed immacolato e girava per strada con una tonaca bianca da verginella con sopra cucito lo scudetto della vergogna faceva telefonate ben peggiori rispetto a quelle svelate nel 2006.

  • Mai si è visto Moggi chiedere al designatore Mazzei ed ottenere due guardalinee a lui graditi.

  • Mai si è visto Moggi suggerire a Bergamo un metodo per poter meglio indirizzare il sorteggio (se non addirittura evitare di effettuarlo) inserendo arbitri non abbinabili in griglia al fine di avere maggiori probabilità di ottenere l'arbitro a lui gradito.

  • Mai si è visto Moggi parlare con un arbitro al telefono, se si esclude la telefonata fatta da Paparesta dopo la partita di Reggio Calabria in cui Moggi termina immediatamente la conversazione.

  • Mai si è visto Moggi chiedere ed ottenere un arbitro per una partita di coppa italia (ricordiamo che gli arbitri di coppa italia venivano designati e non sorteggiati!).
I tifosi della Juventus non sono stupidi, nè sono vacche da mungere.
Alla luce di tutto ciò riteniamo che non vi fossero gare truccate nelle stagioni incriminate, nè da parte juventina, nè da parte interista, nè da parte milanista, nè da parte di nessun'altra squadra.
Era un sistema che la stessa FIGC stessa aveva costruito, invitando i dirigenti delle società a parlare coi designatori esponendogli le loro rimostranze e critiche, non era di certo una cupola mafiosa gestita da due uomini che, guarda caso, hanno finito per pagare solo loro, mentre tutti gli altri ancora girano a piede libero per strada vantandosi della loro innocenza.
Per quanto ci riguarda esistono due possibili soluzioni della vicenda:

  • Si ritengono tutti quanti innocenti: In tal caso imponiamo alla FIGC la restituzione degli scudetti 28 e 29, con tanto di pubbliche scuse sull'accaduto e allo stesso tempo imponiamo che la Juventus FC spa chieda un risarcimento economico commisurato al danno corrisposto. Questo ci sembra IL MINIMO che la società possa fare per mostrare finalmente un pò di rispetto verso tutti i suoi tifosi che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno anche nell'anno funesto della B.

  • Si ritengono tutti colpevoli: In tal caso chiediamo a gran forza alla FIGC che apra un nuovo processo sportivo in base alle nuove intercettazioni tenendo il medesimo metro di giudizio che fu utilizzato quattro anni fa. Il che, tanto per essere chiari e non lasciare nulla di intentato al caso, significherebbe far passare la seconda "onesta" squadra di milano sotto le forche caudine della serie cadetta.
I comportamenti erano gli stessi per tutti i dirigenti, quindi chiediamo parità di trattamento per tutti.
Altre soluzioni non saranno accettate dal popolo bianconero, pertanto non crediate che scucire lo scudetto dell'onestà dalle maglie interiste possa servire per insabbiare tutta la vicenda.
Vogliamo il processo, vogliamo la verità. Il tempo delle mezze verità e dei giochi di potere è finito.

Siccome tutti i nostri precedenti garbati inviti a fare chiarezza in merito a questa vicenda sono miseramente caduti nel vuoto, ora siamo costretti a passare alle minacce.
Se le nostre richieste non verranno accolte sia dalla Juventus FC che dalla Federazione noi siamo pronti a boicottare in toto il prodotto calcio, in quanto in quel momento sarebbe chiaro a tutti che non si tratterebbe più di uno sport, ma di una farsa in cui è giusto far vincere chi ci mette più denaro.
Niente abbonamenti agli stadi, niente biglietti, niente abbonamenti alle pay-tv, niente merchandising, niente di niente.

  • Un calcio così noi non lo vogliamo.

  • Un calcio così lo manderete avanti senza i nostri soldi.

  • Un calcio così lo manderete avanti coi soldi del sig. Moratti.


Siamo tanti, siamo attenti allo svolgersi della vicenda e siamo infuriati.
Non metteteci alla prova, perchè vi assicuriamo che in tal caso porteremo i nostri soldi altrove.
E' un nostro sacrosanto diritto e nessuno potrà mai togliercelo.

Lo staff di J1897network.com

(da www.j1897network.com)

Calciopoli, ci sono chiamate agli arbitri

Spuntano telefonate tra dirigenti di club di A e direttori di gara

TORINO, 23 aprile - Un altro colpo di scena è in arrivo dalle 171.000 telefonate intercettate fra il 2004 e il 2005 e per la stragrande maggioranza ignorate dagli inquirenti. Ma non dai legali di Luciano Moggi, che con l’aiuto dei loro consulenti, stanno continuando a scandagliarle. E le sorprese non mancano.

INCROCI PERICOLOSI - La prossima potrebbe essere legata a chiamate che da numeri fissi di importanti dirigenti di club di serie A arrivano sui cellulari di altrettanto importanti arbitri. Anche in prossimità di partite di campionato. Se fosse vero, sarebbe un fatto piuttosto grave, visto che i contatti diretti fra dirigenti e arbitri sono sconvenienti a prescindere dai contenuti. E dai primissimi incroci delle utenze, qualcosa sta emergendo. Qualcosa che potrebbe essere acquisito nel processo di Napoli in un secondo momento, con un’altra richiesta da parte dei legali di Moggi, che già hanno ottenuto l’acquisizione di un centinaio di telefonate, trascurate dagli inquirenti, ma ripescate dal lavoro dei consulenti Nicola Penta e Roberto Porta.

A CACCIA - L’esplorazione delle 171.000 telefonate, quindi, continua. E se le eventuali chiamate fra dirigenti ed arbitri possono terremotare ulteriormente il processo, pare che possano essere di sicuro interesse ai fini della ricostruzione di alcuni eventi, anche le chiamate fra gli arbitri e i designatori, in continuo contatto per questioni strettamente tecniche. Calciopoli 2, insomma, è appena iniziata e ancora molto si può scoprire su quei mesi che hanno sconvolto il calcio italiano per sempre.

NAPOLI-ROMA - Anche perché le eventuali novità napoletane avrebbero una sicura ripercussione anche in sede sportiva. La richiesta, ufficializzata mercoledì dalla Procura federale, delle nuove telefonate ha aperto un canale di collaborazione lungo il quale arriveranno in Figc tutte le nuove prove prodotte in sede di giustizia ordinaria. All’inchiesta di Stefano Palazzi non mancheranno, dunque, eventuali altre telefonate, scovate dagli avvocati di Luciano Moggi.
(da tuttosport.com)

FORMAZIONI FANTACALCIO 35^ GIORNATA

ULTIMA GIORNATA

FrancescoD-TonyG
MimmoS-FrancescoS
RoccoD-AntonioS
GiovanniL-MassimoS

Moggi e Beha (Video)

Beha "tifiamo per l'accertamento della verità"
http://www.youtube.com/watch?v=UXkYTqrx5Zk



"Juve in B grazie a Montezemolo"
http://www.youtube.com/watch?v=3nUkDQkESsY




"Bettega più competente di Marotta"
http://www.youtube.com/watch?v=1xUZwj-5nfg



Follia? Questa è GLMDJ!
http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=748

GLI ARTICOLI DI GLMDJ

Editoriale di L. BASSO del 25/04/2010 8.03.32
Follia? Questa è GLMDJ!


Le ultime notizie dal processo di Napoli hanno inevitabilmente inasprito, se mai ce ne fosse stato bisogno, i toni del dibattito intorno alle vicende già denominate "Morattopoli".
Le ormai celebri intercettazioni che, di volta in volta, erano "inesistenti" (Piaccia o non piaccia, vero?), "irrilevanti", per poi diventare "non interessanti", venire di colpo “accettate” e finire con l'essere "taroccate", almeno per gli ultimi strenui difensori della causa, hanno portato lo scompiglio nel campo nemico....
Come avevo previsto molto tempo fa, all'inizio dell'affaire-Farsopoli, ad un certo punto "qualcosa" sarebbe venuto alla luce, ed allora le linee compatte e marmoree dei farsopoliani si sarebbero rapidamente divise: una grossa parte di loro avrebbe gettato via bandiere e divise e si sarebbe data alla macchia, quando poi non avesse tentato, addirittura, di unirsi a noi.
Gli altri, quelli più coinvolti, a vari livelli, nella cospirazione o -semplicemente- quelli che si erano esposti troppo per potersi rimangiare tutto, a difendere un fortino che solo fino a poco prima sembrava una fortezza inespugnabile.
Non avrei mai pensato che ci sarebbero voluti tutti questi anni.
Non avrei mai sperato che tutto, poi, si evolvesse così rapidamente.
Se, processualmente parlando, il castello di accuse ha subìto duri colpi per i mille "non ricordo" del Colonnello Auricchio, per l'ormai acclarato indirizzo "mirato" che si diede alle indagini, e -non ultimo- per la falsa testimonianza di molti protagonisti, ad onor del vero dobbiamo dire che non è ancora il momento di stappare le bottiglie: un processo è come una partita di calcio, e fino al triplice fischio non si può cantare vittoria.
Il mostro che partorì Farsopoli è stato ferito, è vero, ma è ancora vivo e nel pieno delle forze. E' un immane idra dalle sette teste, e l'essere riusciti a troncargliene una l'ha soltanto resa più feroce e più pericolosa.
Perché se è vero (com'è vero) che ora, sul tavolo, ci sono anche le telefonate del “dolce e severo” a testimoniare che anche lui “ne era capace”, e se chi ha indagato ora si trova nella difficoltà di spiegare perché per lui sia più rilevante una telefonata dove si dice che una giornalista è una bella gnocca, che non una dove si informa un arbitro che “c'è un regalino” per lui, la battaglia non è ancora vinta.
La linea di difesa è chiara.
In primis, sminuire il contenuto delle intercettazioni, e marchiare d'infamità chi le ha portate alla ribalta perché infangano il santo nome di chi non si può più difendere.
Se poi va male, sono pronto a scommettere che tutte le responsabilità verranno addossate (o si proverà a farlo) proprio al “santo subito”, come quando si chiudono i casi di disastro aereo per “errore umano” del pilota. Tanto -indovinate un po'?- già, non si può più difendere.
Extrema ratio, se la situazione dovesse precipitare, giocheranno la carta del “sacrificarne uno per salvare tutti gli altri”, che significa, ad esempio, una penalizzazione in scudetti e/o in classifica all'Inter per chiudere in fretta e furia la questione prima che a qualcuno venga in mente di scoprire se quelle di Auricchio sono state solo “leggerezze” o se tutto faceva parte di un piano ben ordito.
Non illudiamoci. Sarà dura, molto dura.
La disparità delle forze in campo è evidente: da una parte potentati economici, tycoon del petrolio e delle telecomunicazioni, mezzi di informazione “ufficiali”, disponibilità economiche e di mezzi teoricamente illimitate.
Dall'altra parte ci siamo noi, un gruppo di impiegati, operai, casalinghe, studenti, tutti uniti da una passione comune. Supportati, nell'occasione, da seri e preparati professionisti come gli Avvocati del processo di Napoli; già, perché non dobbiamo dimenticarci che noi stiamo battendoci per difendere la Juve e con lei, per forza di cose, anche i suoi vecchi dirigenti; la battaglia che Big Luciano sta combattendo, invece, è principalmente per riscattare se stesso.
Ma tutto questo lo sapevamo bene, quando abbiamo iniziato questa avventura.
Nel nostro piccolo siamo un manipolo di Spartani, arroccati sulle nostre Termopili.
Ed il nemico che fronteggiamo è come il leggendario esercito di Serse. Un milione di giornalisti, industriali, allenatori, calciatori, veline, opinionisti o semplici tifosi, tutti uniti all’assalto delle nostre difese.
Uniti per spazzarci via.
Io non so quali esiti avrà questa nostra avventura. Io non so se dal processo di Napoli o dalla inchieste che la Federazione promette di riaprire (Palaaazzi? Dove sei?? ...mmazza, sempre fuori a fumare, quello lì...) scaturirà per noi un fallimento epocale, una incredibile delusione o, invece, qualcosa che abbia per noi il sapore di una vittoria come la restituzione di uno o due scudetti o la condanna della squadra “onesta a prescindere” e dei suoi dirigenti vivi o defunti.
Ma so per certo che, qualsiasi sia il risultato finale, io potrò dire di avere vinto.
Perché ho combattuto la mia battaglia.
Perché non ho gettato la mia spada ed il mio elmo per fuggire davanti al nemico.
E non si tratta solo della Juve, si tratta di una battaglia contro tutte le ingiustizie di tutti i sistemi; quanti di voi hanno stretto i pugni quando un’inchiesta cercò di stabilire che 20 persone morirono sul Cermis perché una funivia tagliò la strada ad un caccia americano? E quanti hanno sentito la rabbia montare dentro sentendo i responsabili Thyssen dire che l’impianto di Corso Regina era perfettamente a punto e che sette persone sono bruciate vive perché l’avevano trasformata in un girone dantesco?
Tanti di noi hanno sentito come “proprie” quelle ingiustizie subìte da altri.
Ma poi si ingoia il rospo. “Cosa ci vuoi fare? Sono loro i più forti, così va il mondo...”. E si continua a fare la nostra vita quotidiana. Sveglia, barba, lavoro, cena, e trasmissioni trash in televisione.
Noi invece, nel nostro piccolo, ci abbiamo provato.
E questo è importante, indipendentemente da come finirà.
Perché c’è una cosa che ci rende più forti di loro:

“La differenza tra noi, Serse, è che tu hai un milione di schiavi, io ho trecento fratelli!”

venerdì 23 aprile 2010

I tifosi della Nord dell'Inter
scaricano Balotelli: 'Mario, ti diciamo ADDIO'



I tifosi dell'Inter scaricano definitivamente Mario Balotelli. In una lettera pubblicata sul sito della Curva Nord, i sostenitori nerazzurri esprimono il proprio pensiero sulla vicenda che ha portato a una rottura forse definitiva tra l'attaccante 'ribelle' e l'Inter.

"Sai bene che i fischi che ti sono piovuti sulla testa da parte di tutto lo stadio non erano il frutto di un tiro sbilenco, di un passaggio sbagliato o di un dribbling mal riuscito - scrivono i tifosi in riferimento alla partita Inter-Barcellona - ma della rabbia nel vedere dieci giocatori con la tua stessa maglia sputare sangue inseguendo gli avversari, mentre tu trotterellavi in mezzo al campo". A finire sotto accusa "l'atteggiamento di superiorità" di Balotelli e soprattutto l'aver gettato la maglia nerazzurra al termine della semifinale di Champions, così da concludere: "Per noi non esisti più caro Mario, e con questa nostra, ti diciamo addio".

Balotelli fa marcia indietro
"Scusate, ho perso la testa"



SuperMario ci ripensa: "Quando sono entrato in campo martedì sera e ho sentito i fischi della gente e le urla dell'allenatore non ho capito più nulla. E' uno dei momenti più difficili della mia vita. Spero di riuscire a risolvere i problemi che ho con alcuni compagni e con la società"

MILANO, 23 aprile 2010 - Mario Balotelli fa marcia indietro. Tre giorni dopo la partita col Barcellona, l'attaccante dell'Inter si è scusato per il suo comportamento in un messaggio pubblicato dall'Ansa. "Chiedo scusa a tutti per il mio gesto di martedì sera - fa sapere il 19enne attaccante -. Quando sono entrato in campo e ho sentito i fischi della gente e le urla dell'allenatore ho perso la testa, non capivo più niente e poi alla fine mi son tolto la maglia solo per sfogare la mia rabbia. Mi dispiace di non essere riuscito a controllare la tensione e la frustrazione che da mesi mi stanno logorando".

MOMENTO DIFFICILE — "Voglio chiarire che non ce l'ho con i tifosi, tanto meno con quelli della Curva - prosegue Balotelli -. Mi hanno sempre sostenuto anche quando gli altri mi fischiavano. Per loro vorrei che l'Inter potesse vincere tutto. Finchè indosserò la maglia dell'Inter farò tutto quello che posso per onorarla. Sto attraversando uno dei momenti più difficili della mia vita, sono esasperato ma ho sbagliato a sfogarmi in quel modo. Ora spero di riuscire a risolvere i problemi che ho con alcuni compagni e con la società con l'aiuto delle persone che mi vogliono bene e del mio procuratore"
Gasport

Semifinali Europa League
Ride solo l'Atletico Madrid



Nell'andata, gli spagnoli battono 1-0 il Liverpool, grazie a una rete rocambolesca di Forlan, ma i Reds recriminano per un gol regolare annullato. Nell'altra gara, l'Amburgo non va oltre lo 0-0 interno contro il Fulham. Ritorno il 29 aprile

ROMA, 22 aprile 2010 - Nelle semifinali d’andata di Europa League l'Atletico Madrid batte il Liverpool 1-0 con gol rocambolesco di Forlan, ma ai Reds, che faticano senza Torres, viene annullato l'1-1 segnato in modo regolare. Nell'altra gara l’Amburgo è fermato sullo 0-0 interno dal Fulham, in un match poco spettacolare. In generale, ha prevalso la paura di non compromettere la qualificazione in vista delle gare di ritorno, previste per il 29 aprile.
(da gazzetta.it)

Balotelli in fuga da Appiano
Mancini: "È un bravo ragazzo"



SuperMario torna ad allenarsi con i compagni, poi se ne va dal centro sportivo da un'uscita secondaria, per evitare un nutrito gruppo di tifosi. Intanto l'ex tecnico commenta da Manchester: "E' un bravo ragazzo, ma certe cose non si fanno". Raiola: "Ma non capisco perché il pubblico lo ha fischiato". Martedì sera negli spogliatoi sono volati insulti, botte e scarpe

APPIANO GENTILE (Como) 22 aprile 2010 - Rientro effettuato. Mario Balotelli è tornato ad incrociare i compagni, con cui ha avuto qualcosa di più di uno scambio di vedute martedì dopo la semifinale di Champions. Mario è arrivato stamattina puntuale all'allenamento, alle 9.55: indifferenza fra i pochi tifosi presenti. Ma all'ora di lasciare l'impianto, dopo la seduta mattutina, col gruppo di appassionati nerazzurri che si è ingrossato all'esterno dei cancelli, il giocatore preferisce alle 12.45 usare un'uscita secondaria. Un gruppetto di 4-5 tifosi se ne accorge e gli urla epiteti che non sono proprio complimenti. E domani, alla vigilia della sfida con l'Atalanta, Josè Mourinho ha deciso di aprire le porte della Pinetina al pubblico: tifosi e stampa (non fotografi e telecamere) potranno assistere all'allenamento delle 10.30. Un colpo basso a Balotelli, che sarà oggetto di contestazione?
(da gazzetta.it)

Del Piero, niente addio
"Negli Usa solo in vacanza"



Il capitano bianconero smentisce dalla sua pagina Facebook le voci su un trasferimento ai New York Red Bulls: "Cari amici, per rispondere alle domande che molti di voi mi hanno fatto in questi giorni... Sì, è vero. Quest'estate me ne vado in America. In vacanza. Poi però torno, di sicuro"

TORINO, 22 aprile 2010 – L’America può attendere, almeno per il momento. Le voci, sempre più insistenti, riguardo un possibile viaggio di sola andata negli Stati Uniti a fine stagione hanno convinto Alessandro Del Piero a tornare sull’argomento sulla sua pagina ufficiale di Facebook. Poche righe, condite da un pizzico di ironia, nelle quali il capitano rassicura i tifosi bianconeri e promette che quest’estate volerà negli USA, ma solo in qualità di turista.
(da gazzetta.it)

Cavolate del calcio,
funny soccer, risate


giovedì 22 aprile 2010

Coppa Italia, la Roma soffre
ma va in finale con l'Inter



I giallorossi, forti del 2-0 dell'andata, perdono 1-0 a Udine nel finale e conquistano la sfida dell'Olimpico del 5 maggio. Dopo il gol di Sanchez all'81', Cassetti viene espulso per doppia ammonizione. Poi è assedio totale

UDINE, 21 aprile 2010 - Fino all'ultimo respiro contro l'Inter. La Roma lancia una nuova sfida ai nerazzurri dopo un ritorno di semifinale da infarto contro l'Udinese. Forte del 2-0 della gara di andata, i giallorossi limitano i danni perdendo in dieci 1-0 contro i friulani che dopo un assedio costante vanno in gol con Sanchez solo all'81', poco prima dell'espulsione di Cassetti per doppia ammonizione. Il 5 maggio all'Olimpico, la squadra di Ranieri affronterà in una partita secca i rivali degli ultimi anni, ma con l'obiettivo primario di uno scudetto da conquistare.
(da gazzetta.it)

Ribery tradisce, Robben no
Il Bayern stende 1-0 il Lione



I bavaresi si impongono in casa nella seconda semifinale di Champions League. L'arbitro italiano Rosetti espelle prima Ribery e poi Toulalan, nel secondo tempo decide un bolide di sinistro, sfiorato da Muller, dell'esterno olandese

MILANO, 21 aprile 2010 - Un lampo di Robben colora di biancorosso, le tinte del Bayern, la semifinale meno reclamizzata di Champions League, quella tra i bavaresi del Monaco e il Lione. All'Allianz Arena finisce 1-0: decide il solito sinistro dell'olandese - che ha fatto tanto male alla Fiorentina - in questa circostanza sfiorato in maniera ininfluente dai capelli di Muller. Un risultato che sta persino stretto alla squadra di Van Gaal, che ha dominato la partita, attaccando dall'inizio alla fine, anche se non sempre con costrutto. Ha battuto all'inizio la testa contro il muro, quello difensivo eretto da Puel, e dal cui riparo il Lione non è mai uscito neanche quando si è trovato in superiorità numerica.
(da gazzetta.it)

Moratti su Balotelli
"Un suicidio pubblico"



Il presidente dell'Inter: "Quello di ieri è stato un suicidio pubblico di Mario, ragazzo che ha le sue problematiche. Prenderemo provvedimenti, ma voglio tenerlo perchè ha un talento straordinario. Spero che Lippi oggi si sia convinto a chiamarlo in Nazionale". Lippi: "E' evidente che il processo di maturazione non è completo". Petrucci, presidente del Coni: "Deve assumersi le proprie responsabilità"

MILANO, 21 aprile 2010 - La notte magica dell'Inter e le bizze di Mario Balotelli. Il trionfo dei ragazzi di Mourinho e lo stupido gesto del giovane talento che non vuole crescere. Inevitabilmente, la reazione del giocatore nei confronti del pubblico, con tanto di maglia gettata a terra, il giorno dopo fa discutere.


Balotelli: "Sono sempre sereno
E diventerò il migliore al mondo"



L'attaccante dell'Inter interviene alla presentazione del libro di Borgonovo: "E' da quando sono bambino che ho questo sogno e sono il primo che non vuole rovinarlo. L'80% della mia vita la vivo sotto i riflettori, è normale che non io non possa ridere sempre, specie se le cose non vanno bene"

MILANO, 21 aprile 2010 - Il giorno dopo la tempesta di San Siro, la maglia gettata, gli insulti ai tifosi, la tentata aggressione da parte di alcuni di questi, Mario Balotelli non si nasconde, e presenzia alla presentazione del libro di Stefano Borgonovo "Attaccante nato".

Mario non vuole entrare nel tema di attualità, ma si dice tranquillo: "Io sono sempre sereno. E sono pronto a diventare il miglior giocatore al mondo, lo sono sempre stato. E' da quando sono bambino che ho questo sogno e sono il primo che non vuole rovinarlo". Stefano Borgonovo gli ha scritto una lettera, in cui gli chiede perché non sorrida. Mario nega di non essere solare: "L'ottanta per cento della mia vita la vivo sotto i riflettori, è normale che non io non possa ridere sempre, specie se le cose non vanno bene. Se la gente vedesse il 20%, si accorgerebbe che sono un ragazzo solare".
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