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domenica 17 luglio 2011

ARGENTINA ELIMINATA DALLA COPPA AMERICA 2011...!

Dramma Argentina, ai rigori fa festa l'Uruguay

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L’abiceleste si ferma ai quarti di finale, decisivo l’errore di Carlos Tevez dal dischetto. Nell’altro quarto di finale il Perù batte a sorpresa la Colombia per 2 a 0.


Santa Fè (Argentina)- “La verdad es que en los últimos años Argentina perdió prestigio”, sono queste le parole scritte da “Olè”, il maggiore quotidiano sportivo argentino subito dopo la sconfitta nei quarti di finale contro l’Uruguay. La traduzione è semplice e significativa: “La verità è che negli ultimi anni l’Argentina sta perdendo prestigio”. Parole piene di amarezza, ma assolutamente adatte alla situazione che vive la “Seleccion”. All’Estadio Brigadier Estanislao López di Santa Fé è andato in scena un vero e proprio dramma sportivo. La generazione di fenomeni che tutto ha vinto a livello giovanile ha fallito ancora l’appuntamento che conta. Messi, Tevez, Aguero, Gago, Banega, Zabaleta, Romero, Burdisso, Gabriel Milito, Pastore, Biglia, Di Maria e il capitano Mascherano. Un elenco ricco di nomi che fanno gola alle squadre di mezzo mondo. Un elenco pieno zeppo di perdenti con la maglia della “Seleccion”. Una maglia che sembra pesare troppo sulle spalle di tutti questi campioni che in nazionale subiscono una clamorosa involuzione. L’ultimo successo dell’Argentina in una manifestazione ufficiale della Fifa per nazionali maggiori è la Coppa America del 1993. Da li in poi è stata notte fonda. Fallimenti giunti uno dietro l’altro e uno spettro enorme con cui fare i conti: quello del “Pibe de oro” Diego armando Maradona. Dopo il mondiale americano del 1994 qualcosa è cambiato. L’”Albiceleste” non è più riuscita a trovare meccanismi di gioco adatti ai suoi campioni e soprattutto è venuta a mancare l’armonia che un leader come Maradona riusciva a portare nello spogliatoio. “Tutti per uno, tutti per Diego”, era il motto della “Seleccion”. Ma dopo di lui nessuno ha avuto la forza e il carisma per essere eletto a leader di una squadra piena zeppa di problemi soprattutto caratteriali. Nemmeno Lionel Messi c’è riuscito. E i risultati si son visti. La “Seleccion” è piena zeppa di spaccature interne e solo Maradona ai mondiali in Sud Africa èra riuscito a limitarle con il suo carisma. Ma dal punto di vista tattico l’argentina del “Pibe de oro” era un disastro. Per questo motivo era stato chiamato Baptista. Ma anche il sergente di ferro ha fallito clamorosamente. Il fantasma di Maradona si è palesato ancora una volta nel corso di questa Coppa America. Ogni volta che la “Seleccion” faticava il pubblico intonava cori per il “Pibe”. Anche contro l’Uruguay è successa la stessa cosa, e pure la partita si èra messa nel migliore dei modi per Messi e compagni dopo un avvio da brividi. Dopo appena 5 minuti l’Uruguay ammutolisce gli spettatori dell’”Estadio Brigadier Estanislao López” di Santa Fé: Forlan batte una punizione dalla destra trovando al centro dell’area di rigore Cacerese, l’ex juventino colpisce di testa indirizzando la sfera sul secondo palo dove Perez con un comodo tap-in realizza la rete dell’1 a 0. Dopo qualche minuto di sbandamento l’Argentina si rialza. Messi illumina la scena con un perfetto assist per Higuain che di testa batte Muslera: 1 a 1. Ma la sfida cambia realmente al 39’, quando l’autore del gol Perez viene ammonito per la seconda volta lasciando in dieci la “Celesete”. Nella ripresa, però, i ragazzi del “maestro triste” Oscar Washington Tabarez tengono duro. Il centrocampo è stretto e compatto. L’Argentina trova spazio solo con i terzini Zabaleta e Zanetti che hanno poca qualità. Mentre al centro Messi e compagnia vengono tenuti a bada nel migliore dei modi. Lugano domina sulle palle aeree e l’unico pericolo ravvicinato che deve fronteggiare Muslera è una girata centrale di Higuain. L’Uruguay si difende bene ma non rinuncia alle sortite offensive con la coppia d’oro Suarez-Forlan. I due si rendono protagonisti di una grande azione un minuto dopo la parata di Muslera, ma Romero sulla conclusione ravvicinata di Forlan dimostra di essere all’altezza del portiere della “Celeste”. La sfida tra i due estremi difensori continua. Muslera salva ancora l’Uruguay su una punizione deviata dalla barriera e battuta da Tevez dai 25 metri. E’ il sigillo che manda la sfida ai supplementari tra i mormorii del pubblico di Santa Fè, che aumentano quando all’87’ anche l’Argentina rimane in dieci per l’espulsione del capitano Mascherano. Nei supplementari, l’Argentina nonostante sia schierata in maniera super offensiva con Pastore, Messi e Tevez a supporto di Higuain, non va oltre ad un palo esterno colpito proprio da quest’ultimo. La “Celeste” fa buona guardia e dopo 30 minuti di battaglia si guadagna meritatamente i calci di rigori. Dal dischetto gli uomini di Tabarez risultato essere praticamente perfetti andando a segno cinque volte su cinque, mentre l’”Albiceleste” paga a caro prezzo l’errore di Carlitos Tevez che calcia addosso a Muslera mandando nello sconforto un intero paese e dando il ben servito a Baptista, che quasi sicuramente non sarà più il tecnico della “Selecion”. Da una parte il dramma dei padroni di casa, dall’altra la gioia infinita dell’Uruguay che affronterà in semifinale il Perù che ha eliminato a sorpresa la Colombia favorita alla vigilia. I “Cafeteros” hanno sciupato una grande occasione nei 90 minuti regolamentari colpendo due traverse e sbagliando un calcio di rigore con Falcao. Nei supplementari il Perù ha colto l’occasione giusta con Lobaton al minuto 102 per portarsi in vantaggio, per poi chiudere i giochi con il fiorentino Vargas al 122’ che con un terrificante sinistro ha mandato in estasi un paese intero che ora sogna anche il colpaccio in semifinale contro l’Uruguay.

ARGENTINA-URUGUAY 5-6 d.c.r. (tempi regolamentari 1-1)

Agentina (4-2-3-1): Romero; Zabaleta, Burdisso, Milito, Zanetti; Mascherano, Gago (7′ pts Biglia); Di Maria (28′ st Pastore), Messi, Aguero (38′ st Tevez); Higuain. All.Batista

Uruguay (4-4-2): Muslera; Maxi Pereira, Lugano, Victorino (20′pt Scotti), Caceres; Perez; Rios (5’sts Gargano), Gonzalez, Pereira (5’sts Eguren); Forlan, Suarez. All.Tabarez

Arbitro: Amarilla

Marcatori: 5′ pt Perez (U), 18′ pt Higuain (A);

Sequenza dei calci di rigore: 1° Messi (A) gol, Forlan (U) gol; 2° Burdisso (A) gol, Suarez (U) gol; 3° Tevez (A) parato, Scotti (U) gol; 4° Pastore (A) gol, Gargano (U) gol; 5° Higuain (A) gol, Caceres (U)

Ammoniti: Zabaleta, Burdisso, Milito, Gago, Tevez (A); Caceres, Gonzalez (U)

Espulsi: 38′ pt Perez (U); 42’st Mascherano (A)

COLOMBIA-PERU’ 0-2 dopo i tempi supplementari(tempi regolamentari 0-0)

Colombia (4-1-4-1): Martinez; Zuniga, Yepes, Perea, Armero; Sanchez (dal 122’ Martìnez); Aguilar (dal 104’ Gutierrez), Guarin, Moreno, Ramos (dal 72’ Rodallega); Falcao. All. Gòmez Perù (4-2-3-1): Fernandez; Rodriguez, Ramos, Revoredo, Vilchèz; Balbin, Cruzado(dal 128’ Ballon); Chiroque( dal 95’ Yotùn), Advincula(dal 45’ Lobatòn), Vargas; Guerrero. All.: Markariàn Arbitro: Francisco Chacon Marcatori: 102’ Lobatòn (P), 122’ Vargas (P) Ammoniti: 1’ Advìncula (P), 65’ Rodriguez (P), 98’ Sanchez(C)


da www.ilgiornaledellosport.net

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