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martedì 1 novembre 2011

COSI' CROLLA LA CUPOLA di Guido Vaciago

Se nel calcio italia­no c’era una Cupola era roba da film di Totò, un’associazio­ne un po’ troppo scombicche­rata per delinquere, visto che gli associati andavano ognu­no per i fatti suoi. Almeno co­sì si evince ascoltando le in­tercettazioni sparite nelle in­dagini, ma emerse nel dibat­timento di Napoli e che oggi saranno ancora protagoniste dell’udienza in cui Paolo Tro­fino, che difende Luciano Moggi insieme a Maurilio Prioreschi, andrà all’attacco dell’accusa più grave nei con­fronti dell’ex dg della Juven­tus. Quell’associazione a de­linquere che, in fondo, sta al­la base anche della condanna sportiva.

IL CONTROLLO Nell’im­pianto accusatorio dei pm, esiste una “cupola” o “un’as­sociazione” attraverso la qua­le Moggi controlla il mondo arbitrale, riuscendo a trarne vantaggi per la Juventus. Ol­tre a lui, i perni di questa as­sociazione sarebbero i due ex designatori Bergamo e Pai­retto, oltre all’ex arbitro Mas­simo De Santis. A caratteriz­zare “l’associazione” c’è un rapporto che - sempre secon­do gli inquirenti - sarebbe un’esclusiva di Moggi. Esclu­siva che è stata sbugiardata dalle decine di telefonate che i designatori ricevevano dai dirigenti di ogni squadra che, più o meno, cercavano di otte­nere vantaggi. La relazione del procuratore Figc Stefano Palazzi, in questo senso, è il­luminante, visto che con le nuove telefonate alla mano, bastona mezza serie A di quella maledetta stagione.

IL PASTICCIO La stessa fi­gura di De Santis si è rivela­ta un clamoroso punto debo­le dell’accusa che lo fa entra­re e uscire dall’associazione in modo piuttosto incoerente, gli affibbia una delle famige­rate sim svizzere, salvo poi to­gliergliela in un secondo mo­mento. Insomma, un pastic­cio. E non da poco, visto che De Santis è l’unico arbitro che per l’accusa fa parte della sempre più traballante Cupo­la (che non dà neppure frutti in campo, visto che con gli ar­bitri “amici”la Juve ha una media punti inferiore rispetto agli altri).

NUOVO INGRESSO
E poi c’è una nuova telefonata, sal­tata fuori dai cd che il consu­lente Nicola Penta continua a scandagliare. Una chiama­ta fra la segretaria dell’Aia Fazi e Bergamo che per certi versi è illuminante e perfino profetica. I due (come si può legger di fianco) non parlano granché bene di De Santis, definito il «bastardo vero». Ma come? Non era un asso­ciato? Non era - secondo le teorie di Nucini (perfino an­tecedenti alle indagini) - il re­clutatore della Cupola? In­somma, un’indagine che par­te proprio da De Santis e la leggendaria combriccola ro­mana, su De Santis vede aprirsi una clamorosa falla. Quel De Santis che, se Berga­mo avesse ottenuto il ruolo di membro della commissione arbitrale della Fifa (se ne par­la nella telefonata), avrebbe probabilmente fatto fuori dal Mondiale o condizionato nel­la sua carriera internaziona­le.

ROSSONERAZZURRO E i vantaggi per la Juve? Come in un’altra telefonata (l’ormai famosa Bergamo­Rodomon­ti in cui il designatore si rac­comanda con l’arbitro di fi­schiare, in caso di dubbio, a favore dell’Inter proprio nel match contro la Juve), anche in questa si evince che Berga­mo, in quella stagione, trepi­dava anche per lo sorti del Milan (con la Fazi che si au­gura in continuazione che i bianconeri perdano). Nel commentare la designazione di Racalbuto per Reggina-Milan, dicono che l’arbitro «non farà male al Milan» ed effettivamente nelle cronache si legge di una «mancata espulsione di Nesta ». Ma an­che in questo caso si rischia di confondersi: Racalbuto non era un arbitro “vicino alla Ju­ventus” e alla Cupola? E per­ché dovrebbe aiutare il Mi­lan? E se in realtà non aiu­tasse nessuno? Se in realtà le teorie dell’accusa vaporizzas­sero al contatto con la realtà? Completa di tutte le telefona­te, s’intende...

GRADITO E che dire, poi, di un passaggio profetico della telefonata Fazi-Bergamo: quel riferimento a Braschi come possibile futuro desi­gnatore, erede proprio di Ber­gamo. «E’ gradito ad Abete », dicono. E oggi Abete è presi­dente della Figc, Braschi desi­gnatore. Lo sapevano già nel febbraio 2005?

Guido Vaciago
tuttosport.com

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