Euro 2012: Italia promossa ai rigori, la legge dei 6 anni
ROMA - La “legge dei 6 anni” continua a
sorridere al calcio azzurro: dal 1982 ad oggi l'Italia, nelle grandi
competizioni internazionali, ad intervalli di 6 anni riesce sempre ad
approdare nelle semifinali del torneo che si disputa in quell'anno.
Campione del Mondo nel 1982 in Spagna
(in semifinale la vittoria 2-0 sulla Polonia), semifinalista perdente
dall'Unione Sovietica ad Euro '88 in Germania (0-2), finalista perdente
ai rigori ai Mondiali statunitensi nel 1994 contro il Brasile (in
semifinale vittoria 2-1 sulla Bulgaria), finalista perdente al golden
gol di Trezeguet per 1-2 dalla Francia ad Euro 2000 in Belgio/Olanda
(con il successo ai rigori in semifinale per 3-1 sull'Olanda, dopo lo
0-0 al 90' e 120'), campione del Mondo in Germania nel 2006 grazie al
successo ai rigori sui transalpini (dopo il 2-0 ai tempi supplementari
sulla Germania in semifinale) e nelle “final four” anche nel 2012. Ci
sono voluti i rigori, per la quarta volta nella storia azzurra in fasi
finali europee, a decidere la sorte della nazionale italiana e questa
volta, come nel 2000 in semifinale contro l'Olanda, i tiri dal dischetto
hanno sorriso al calcio azzurro. Era invece andata male nella finale
terzo/quarto posto nel 1980 contro la Cecoslovacchia (9-10 dopo i
penalties, 1-1 al 90' e 120') e quattro anni fa, ai quarti, contro la
Spagna, 2-4 nei tiri dal dischetto dopo lo 0-0 al 90' e 120'.
L'Italia ora troverà la Germania, con
altre due tradizioni da mantenere vive, come la “legge dei 6 anni”: nei 7
precedenti (5 ai Mondiali e 2 agli Europei) contro i tedeschi, gli
azzurri sono imbattuti con bilancio - a loro favore - di 3 vittorie e 4
pareggi; inoltre, nei due precedenti in cui, in grandi tornei
internazionali, la Germania aveva chiuso a punteggio pieno la fase a
gironi (Mondiali 1970 e 2006), i tedeschi si sono fermati sempre in
semifinale contro gli azzurri. (A cura di Football Data).
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