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domenica 22 luglio 2012

Inter, doppio colpo a Bari
Battute Juve e Milan

Milano, 21 luglio 2012

I nerazzurri si aggiudicano il Trofeo Tim piegando i bianconeri (1-0, gol di Coutinho) e i rossoneri (2-1, reti di El Shaarawy, Guarin e Palacio). Problemi per i campioni d'Italia: infortuni per Pepe e Caceres. Coutinho eletto miglior giocatore

Trofeo Tim a Bari, primo grande appuntamento del calcio d'estate.

Inter-Juventus 1-0 (Coutinho 11')
Si comincia con il faccia a faccia fra Inter e Juventus: partita vera, fatta anche di discrete trame e buon ritmo e non solo di intenzioni, terminata con la vittoria nerazzurra per 1-0 grazie alla rete realizzata da Coutinho all’11’. Il brasiliano è apparso molto maturato rispetto alla prima esperienza milanese, più determinato, più forte fisicamente, più essenziale sotto rete. Ancora da rivedere Lucio, nuovamente protagonista di un errore pesantissimo, mentre Quagliarella si è rivelato l’uomo più pericoloso del match. I bianconeri, come era lecito aspettarsi, confermano di essere più avanti, comunque si girino i 45’ minuti della prima sfida. Sarà che i bianconeri, che hanno mantenuto l’intelaiatura della passata stagione, possono vivere di rendita sugli automatismi già acquisiti, sarà che l’atteggiamento mentale è già quello “cannibale”, l’inizio è tutto di marca juventina. Quagliarella prima perde il tempo per la conclusione, poi di testa indirizza il primo pallone della gara nello specchio, ma sulla conclusione centrale Handanovic sventa il pericolo.
Coutinho pronto a sfruttare un errore di Lucio e segnare l'1-0. Ap
Coutinho pronto a sfruttare un errore di Lucio e segnare l'1-0. Ap
coutinho — La retroguardia nerazzurra, schierata nel 4-3-3 iniziale con Jonathan, Samuel, Chivu e Mbaye, fatica a trovare tempi ed equilibrio, la Juve sembra poterne approfittare come e quando vuole. Ma l’intraprendenza juventina non si traduce in gol (ancora Quagliarella manda a lato di testa), e allora è l’Inter, al secondo affondo offensivo, a passare in vantaggio: all’11’ Coutinho approfitta di un errore di Lucio (ancora lui, come nel precedente test dei campioni d'Italia), che salta a vuoto su una palla sporca di Milito, intuisce la bizzarra traiettoria del pallone e fredda Storari da pochi passi. I nerazzurri per una manciata di minuti cambiano atteggiamento e passo, con Milito che arriva con un soffio di ritardo sul secondo palo e manca l’appuntamento col raddoppio. 

reazione juve — Poi la Juve reagisce e torna al monologo, con Lichtsteiner e De Ceglie che spingono sulle ali, con Asamoah che dimostra di essere entrato negli ingranaggi e il solo Matri appare un po’ slegato dalla manovra. Vidal ci prova su punizione, poi serve un assist d’oro a Quagliarella (26’), con Handanovic che ancora si oppone. L’attaccante si fa trovare nel posto giusto al momento giusto anche al 29’, ma la mira è sbagliata e poco dopo non trova l’impatto col pallone in piena area. Poi finalmente torna a farsi viva l’Inter (Coutinho, 33’), fra un esperimento tattico e l’altro chiesto da Stramaccioni, affiancato in panchina dal team manager Cordoba. Insomma, la Juve roda l’attacco, l’Inter testa la difesa, partita a 4 e poi trasformata a 3 in corso d'opera: alla fine i tre punti sono dei nerazzurri in maniera forse un po’ casuale, visto l’andamento della sfida. Ma intanto la difesa nerazzurra è ancora imbattuta nella mini-serie dei test match finora disputati.

Juventus-Milan 1-0 (Vucinic su rigore 31')
Nella seconda sfida, vinta dalla Juve per 1-0, ti aspetti ancora i bianconeri con gli occhi di tigre, trovi invece un Milan che parte a passo di carica, con Taiwo capace di distinguersi sia dietro che come attaccante aggiunto, là dove lo porta la spinta offensiva. In mezzo la lucidità di Antonini e l’intraprendenza di Emanuelson tengono al palo la Juve, che appare schiacciata nelle prime battute del match. Dopo 5’ Storari è chiamato al primo intervento, su conclusione di Taiwo. Col passare dei minuti la Juve cerca di distendersi, ma la pressione alta del Milan mette in chiara difficoltà i bianconeri, forse anche un po’ stanchi dopo il primo match. Conte conferma infatti la formazione già vista contro l’Inter per sei undicesimi. Le new entry sono Pepe e Ziegler sugli esterni, Padoin (protagonista dell’occasione migliore per la Juve, con un tiro di poco a lato al 15’) e Vucinic al fianco di Boakye.
Antonio Conte, secondo anno alla Juve. LaPresse
Antonio Conte, secondo anno alla Juve. LaPresse
ESPERIMENTI — Il Milan, che prova invece l’asse centrale Bonera-Yepes, appare già in buona condizione, di gambe e di spirito. Juve invece con luci e ombre, a partire dall’attacco: se Vucinic appare già in palla, Boakye ci mette più volontà che costrutto, mentre ancora Lucio si fa sorprendere indeciso su uno spiovente per El Shaarawy, che non riesce però ad approfittare dell’indecisione del difensore. In realtà né il Faraone né Robinho riescono ad incidere più di tanto sul match. Al 23’ Pepe protesta per un “mani” in area di Yepes, due minuti dopo Leali prende il posto di Storari fra i pali e Pazienza subentra a Vidal. 

VANTAGGIO JUVE — Al 31’ arriva un calcio di rigore assegnato alla Juve e anche il vantaggio bianconero: Traoré viene punito per un intervento in area, Vucinic spiazza Amelia con un destro dal dischetto. La partita si fa spigolosa, a conferma che il trofeo vale ben più di un’amichevole. Al 39’ Pepe (al suo posto Untersee) esce con un sospetto stiramento alla coscia sinistra, c’è ancora il tempo per una parata di Leali su Boateng e per assistere a una conclusione sballata di Robinho, e la Juve intasca i tre punti portandosi alla pari con l’Inter. La vittoria c’è, ma restano due punti interrogativi legati alle condizioni di Pepe e Caceres (problema al ginocchio sinistro), usciti malconci nei minuti finali, mentre l'uscita di Vucinic è stata solo per crampi.

Inter-Milan 2-1 (El Shaarawy 16', Guarin 25', Palacio 34')
L’Inter perde la sua imperforabilità estiva ma vince il primo derby della stagione (2-1) nonché il trofeo Tim, per l’ottava volta nelle 12 edizioni della competizione. Il match vede in campo molti giovanissimi: dal portiere nerazzurro Belec alla “covata” rossonera composta da Albertazzi, Valoti, Cristante e Ganz, poi anche dal figlio d’arte Pazzagli e Prosenick a gara in corso. In campo dal 1’ anche il neo rossonero Acerbi, mentre l’Inter prova dall’inizio Silvestre e Nagatomo. A centrocampo Stramaccioni insiste con Guarin-Cambiasso-Zanetti-Palacio-Coutinho, con Milito punto di riferimento avanzato. 

I GOL — Al 3’ Boateng spedisce a fil di traversa, Belec si fa trovare pronto. Il Milan sfonda al 16’: El Shaarawy approfitta di un’incertezza di Chivu e con un destro angolato anticipa Belec in uscita. Tutte e tre le squadre a questo punto hanno a loro favore una vittoria per 1-0 (in questo caso decisiva sarebbe stata l’età media di ciascun team). Ci pensa però Guarin a spezzare equilibrio e calcoli: al 25’ il colombiano sfrutta di testa l’assist di Palacio e riporta la gara in parità (1-1). La gara è meno intensa delle precedenti e offre anche un tasso di gioco inferiore. L’Inter è più squadra, il Milan si affida maggiormente all’iniziativa individuale. Uscito Milito a favore di Longo, a fare la differenza è un altro argentino: dopo l’assist, Palacio trova anche il gol, quello decisivo, al 34’. Bella discesa e destro incrociato dal limite, dopo aver superato Acerbi: è il 2-1 che regala la vittoria sul Milan e nel trofeo Tim, che vede l’Inter chiudere a quota 6, seguita dalla Juve a tre punti e dal Milan a zero. Altra soddisfazione nerazzurra: Coutinho è stato eletto miglior giocatore della competizione.
(da gazzetta.it)

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