Minetti di bronzo nei 1500
Medaglie da arco e nuoto
LONDRA (Inghilterra), 4 settembre 2012
La 35enne chiude terza migliorando il primato del mondo della sua categoria. Argento per Elisabetta Mijno nell'arco, bronzo al 18enne Federico Morlacchi nei 400sl
- Annalisa Minetti, 35 anni, con la guida Andrea Giocondi. Ap
“Sono venuta qui per questo bronzo e ci sono riuscita”.
Emozionata, frastornata ma tanto lucida da sapere esattamente come
condurre i 1500 metri che la separavano dalla medaglia: Annalisa Minetti
con la sua guida Andrea Giocondi, ha concluso al terzo posto dietro
alla russa Pautova e alla spagnola Congost, entrambe classe T12
(ipovedenti, corrono senza guida), ma soprattutto ha scritto il nuovo
record mondiale della classe T11 (non vedenti) a cui appartiene, col
tempo di 4’48’’88. Nessuna più veloce di lei. La gara dei 1500 metri,
infatti, vede partecipare nsia atlete T12 (in questo caso, le prime due
posizioni del podio) che T11 con guida. Un ruolo, quello della guida,
che è molto più di un accompagnatore: Andrea è tutt’uno con Annalisa, un
corpo unico che marcia all’unisono, condividendo ritmo e strategie.
“Siamo partiti troppo forti – ha spiegato Giocondi – volevamo fare la
gara sulle prime due ma ci siamo accorti che era impossibile, andavano
troppo forte. Questo bronzo non è un punto d’arrivo, si può fare meglio
se sapremo gestire meglio la tensione. Annalisa da una settimana era
agitata come solo io posso sapere”. Lo sapevano solo Andrea e
sicuramente anche il marito di Annalisa, Gennaro Esposito, che al suo
arrivo ha cercato di raggiungerla dagli spalti, ha provato a forzare il
cordone di sicurezza della zona mista senza riuscire ad abbracciarla.
Prima gli obblighi ufficiali, c’è una medaglia da mettere al collo.
L’Italia sale a quota 11 podi, in avvicinamento ai 18 di Pechino.
“Immaginavo questa gara esattamente come è andata – ha raccontato
Annalisa con ancora addosso l’adrenalina della vittoria e del suo
primato mondiale – l’avevo vista esattamente così. Volevo che la ceca
Sedlackova mi stesse dietro, così quando ai 400 metri ha lanciato la
volata, siamo partiti a ruota anche noi. Le mie due rivali sul podio non
sono inarrivabili, a Rio proverò a batterle sulla distanza degli 800
metri, per stasera va bene così”.
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